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Il rapporto realizzato da Scenari Immobiliari ha messo in luce come la rigenerazione urbana e territoriale porterà in Lombardia un valore aggiunto calcolabile fino a 224 miliardi di euro nel 2035.
Quale sarà l’impatto della rigenerazione sul settore immobiliare in Lombardia
Secondo il “Rapporto sulle nuove periferie lombarde” stilato da Scenari Immobiliari in collaborazione con Urban Up Gruppo Unipol, la Lombardia è il motore del settore del real estate nazionale.
Essa infatti è la regione con più compravendite immobiliari in Italia, ben 158.000 transazioni residenziali nel 2022, vale a dire il 22% di quelle italiane, più di un quinto del mercato.
Seguono a grande distanza il Lazio con 73.000 compravendite, l’Emilia Romagna con 66.000, il Veneto con più di 65.000 e il Piemonte con circa 63.000.
Per il 2023 si prevede una diminuzione delle transazioni sul residenziale di circa il 5%.
La riqualificazione territoriale, edilizia e urbanistica di alcune aree della Lombardia, in calo finora rispetto ad alcuni anni fa, prevista in un arco temporale tra il 2023 e il 2035, potrebbe però avere un impatto sul mercato immobiliare lombardo fino a 224 miliardi di euro di valore aggiunto, concentrato per quasi il 50% nel solo comparto residenziale.
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Quale è l’andamento del mercato immobiliare della Lombardia
Milano rappresenta il principale mercato residenziale della regione e a livello nazionale è il secondo dopo Roma.
Nel 2021 le compravendite registrate a Milano costituivano ben il 17% del totale del territorio lombardo e il 62% dei capoluoghi, mentre nel 2022 le percentuali relative a questi due dati sono salite rispettivamente al 19% e 63% e il fatturato della città di Milano rappresenta circa l’80% del giro d’affari realizzato in tutti i capoluoghi lombardi.
Per quanto riguarda invece le altre province lombarde, Brescia si colloca al secondo posto con circa 3700 transazioni, seguita da Bergamo con 2700 compravendite e da Monza con 1950.
Como e Varese valgono il 2% di fatturato dei capoluoghi regionali e hanno un andamento in crescita; Cremona, Lecco, Lodi, Mantova e Pavia, anch’esse con una previsione di crescita delle transazioni, registrano un fatturato pari all’1% del totale; infine Sondrio è l’ultimo dei capoluoghi di provincia lombardi sia in termini di fatturato, sia per numero di compravendite.