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Di un verde tenue e rilassante e arricchite – senza che nulla sia lasciato al caso – da opere d’arte di amici facoltosi: così si presentano le pareti della casa di Ornella Vanoni nel cuore di Milano. Una casa che trasuda freschezza e tranquillità, rispecchiando perfettamente il carattere dell’artista.
Il progetto di ristrutturazione e arredamento è stato seguito dall’architetto Alessandro Trevisani insieme a Nadia Orecchio, quest’ultima per lungo tempo assistente della Vanoni.
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La casa di Ornella Vanoni: dove si trova?
La casa di Milano di Ornella Vanoni si trova in uno dei cuori pulsanti della città meneghina, il quartiere Brera, con un ampio affaccio sul Parco Sempione. Una casa comprata in fretta e furia, quando la cantante era di ritorno da New York e che essa stessa ha visto solo dopo un’attenta selezione da parte della sua allora assistente, Nadia Orecchio.
Diversa dalle altre vissute fino a quel momento ma con un potenziale e un’energia a cui la Vanoni non ha saputo e potuto dire di no, si tratta di un appartamentino anni ’50, distribuito secondo i canoni di un tempo: lungo corridoio e stanze su ogni lato.
Il restyling della casa di Ornella Vanoni a Milano
Il restyling dell’immobile da parte dell’architetto veneziano Alessandro Trevisani (già responsabile della ristrutturazione di altre case appartenute in passato alla Vanoni) è stato audace ma gentile, sempre rispettoso della spazialità e dei pregi originali.
A padroneggiare in tutti gli ambienti è un colore verde tenue, fil rouge dell’intero progetto e scelto sapientemente per regalare all’artista un luogo sicuro, un rifugio tranquillo lontano dalle inquietudini.
La luce naturale proveniente dalle grandi finestre, insieme alla tonalità utilizzata per le pareti, restituisce un aspetto luminoso tanto nel salotto, custode di opere d’arte come lo spezzone di Pomodoro, le sculture di Melotti o i quadri di Boetti, quanto al disimpegno e all’ingresso, quest’ultimo rivestito di boiserie con tocchi d’antiquariato qui e lì.
Una casa che trasuda armonia, ordine, ma anche rotondità e accoglienza.
*Immagini all’interno dell’articolo e di copertina – Credits to: ad-italia-it