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Lo studio annuale UBS Real Estate Bubble Index 2022 condotto dal Chief Investment Office di UBS Global Wealth Management ci riporta una mappa globale in cui nessun paese è protetto dall’eventuale crisi immobiliare dovuta ai tassi in crescita, all’inflazione e al deterioramento del quadro economico generale.
Lo studio evidenzia, prima di tutto, un profondo squilibrio nei mercati immobiliari residenziali metropolitani globali, con prezzi non in linea con i crescenti tassi d’interesse.
Ma è già partita in molte città la correzione dei prezzi che sarà più evidente nel prossimo semestre.
Ecco in breve la mappa della situazione immobiliare globale.
Bolla immobiliare: quali sono le aree ad altro rischio?
Segnate in rosso sulla mappa fornita da UBS Real Estate sono le aree dove il rischio di bolla immobiliare è alta:
- Toronto
- Francoforte
- Zurigo
- Monaco
- Vancouver
- Amsterdam
- Tel Aviv
- Tokyo
Negli Stati Uniti, si notano importanti squilibri nella valutazione immobiliare nelle città di Miami e Los Angeles a seguire anche San Francisco, Boston e New York.
In Europa, i mercati sopravvalutati sono a Stoccolma e Parigi. Da segnalare anche Sydney e poi Ginevra, Londra, Madrid e Singapore.
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Mercati immobiliari equi nel mondo
Lo studio evidenzia anche i paesi che hanno mantenuto un mercato residenziale equo.
Sono:
- Sao Paulo
- Dubai
- Varsavia
- Milano
In particolare, a Milano risulta tra le città globali meglio posizionate.
Aumento dei prezzi delle case: dove?
Lo studio svolto su un panel di 25 città ne mondo mostra una forte crescita dei prezzi immobiliari residenziali nominali che si attesta su circa il 10% rispetto alla media da metà 2021 a metà 2022, il maggior tasso di crescita annuo dal 2007.
I tassi bassi hanno favorito l’accesso ai mutui ipotecari in tutte le città.
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Il mercato immobiliare dopo Covid nelle città
Dopo anni di chiusura a causa della pandemia, molti lavoratori hanno scelto di lasciare la città e spostarsi verso luoghi meno centrali, in campagna o al mare.
Questo trend, inizialmente, aveva contribuito a bilanciare i prezzi tra centro urbano e non urbano.
Un fenomeno che si è già fermato. Le città come Milano si sono subito ripopolate e, complici anche i bonus edilizia, le case hanno ripreso valore e il mercato a Milano resta privo di rischio della bolla immobiliare.
Rischio bolla immobiliare, il mercato di Parigi e Londra
Tra i mercati dell’Eurozona, Parigi resta infatti il mercato meno accessibile e si posiziona ancora nell’area dell’indice di sopravvalutazione, nonostante che i prezzi immobiliari nominali abbiano vissuto una stagnazione da metà 2021 a metà 2022.
Parigi è comunque uscita dal territorio a rischio bolla.
A Londra, invece, il mercato immobiliare residenziale si muove in territorio sopravvalutato.
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I prezzi sono superiori del 6% rispetto al 2021 soprattutto a causa del fatto che mancano gli immobili a fronte di una grande richiesta soprattutto a seguito del ripopolarsi della città dopo la Pandemia. Il prezzo delle locazioni ha avuto un’impennata per la difficoltà d trovare immobili appropriati.
I tassi dei mutui ipotecari in crescita, il ritorno della tassa di bollo e le incerte prospettive economiche peggiorano la previsione dei prezzi per il mercato londinese.
*Questo contenuto ha scopo informativo e non ha valore prescrittivo. Per un’analisi strutturata su ciascun caso personale si raccomanda la consulenza di professionisti abilitati.