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A Milano, quattro volte l’anno, per le vie e le piazze della città, dal centro alla prima periferia si respira un’atmosfera modaiola: si tratta ovviamente della Milano Fashion Week (MFW).
Succede a gennaio e febbraio, per le collezioni autunno e inverno, rispettivamente donna e uomo, e di nuovo a settembre ed ottobre, per le collezioni primavera ed estate donna e uomo. La Milano Fashion Week o, nella sua traduzione italiana, la Settimana della Moda di Milano, fa quadrato con le manifestazioni omologhe che si tengono a Parigi, Londra e New York completando il quadro delle Big Four.
Le origini: da Firenze a Milano
La Settimana della Moda ha preso i natali grazie a Giovanni Battista Giorgini, un imprenditore, che ha voluto importare anche in Italia la manifestazione di Eleanor Lambert negli Stati Uniti ossia una serie di eventi dedicati alla moda, ovvero la Fashion Week americana.
Firenze, dopo la prima edizione del 1951 ed alcune successive, non resse l’impatto del grande successo che la manifestazione riscosse edizione dopo edizione, e si decise di spostare la manifestazione a Milano così da gestire più facilmente l’elevato numero di visitatori e di espositori. Nel 1975 a Milano si tenne la prima Settimana della Moda italiana.
I primi nomi della moda italiana e la MFW
Dalla metà degli anni Settanta ad oggi, la Milano Fashion Week ha subito variazioni, si è evoluta adattandosi ai tempi, accostando alla haute couture la moda prêt-à-porter, rimanendo uno dei fulcri della moda mondiale.
I primi a farsi conoscere grazie a questo evento sono stati Armani (emerso già nel 1975), Versace (1978) e Dolce e Gabbana (1985) e poi, via via, tutti gli altri grandi nomi della moda italiana che grazie alla MFW hanno avuto una vetrina sulla moda mondiale.
La crescita degli eventi e la diffusione delle location della moda
Alla Milano per la Fashion Week meneghina si ha l’occasione di partecipare ad eventi uno più straordinario dell’altro, per esempio: Womenswear, Milan SS Women Ready to Wear e Milano Moda Donna, per quello che riguarda la moda femminile e Menswear e Milano Moda Uomo, per la moda maschile.
Qui si possono ammirare le creazioni di artisti del calibro di Armani, Versace, Missoni, Gianfranco Ferré e delle maison fiorentine come Gucci, Roberto Cavalli, Emilio Pucci e Ermanno Scervino ma anche di come Alberta Ferretti, Jil Sander, Moncler, Max Mara, Prada, Fendi, Moschino, Etro, Marni, … solo per citare i big!
Il capoluogo lombardo offre anche scorci magici in cui si organizzare show affascinanti. Si va location come il Duomo, Palazzo Reale e Corso Venezia, via Tortona, sede dell’Armani Silos, corso Lodi per la Fondazione Prada e Piazza Gae Aulenti, nel quartiere Isola, oltre che l’installazione del Fashion Hub, diventato oggi uno dei poli dello shopping del lusso.
La Milano Fashion Week come volano dell’economia cittadina e italiana
Non va dimenticato che i due eventi all’anno, che in realtà sono quattro, dato che la moda uomo e quella donna viaggiano su binari paralleli, sono degli straordinari volani per l’intera economia milanese, lombarda ed italiana i cui benefici non sono destinati solo agli addetti ai lavori.
Dati elaborati dall’Accademia del Lusso parlano di fatturati da circa 19 miliardi di euro all’anno e le sole esportazioni del settore moda arrivano a ben 6 miliardi di euro, anche grazie ad un indotto, in città a Milano, di 13.000 imprese per complessive 90.000 occupati; il cosiddetto Quadrilatero e il quartiere Brera registrano, solo loro, 1.677 imprese (13% del totale).