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Sulla famosa spiaggia di Miami Beach, le torrette di salvataggio sono vere e proprie opere d’arte, grazie all’intervento di un importante architetto.
La storia delle torrette di Miami Beach
Nel 1992 la Florida Meridionale e il sud-ovest della Louisiana vennero pesantemente colpite dal passaggio dell’uragano Andrew, che provocò ingenti danni.
L’architetto William Lane, che si era trasferito da poco a Miami Beach, fu spettatore di quella catastrofe naturale e decise di dare il proprio contributo, tentando di recuperare la costa del tutto devastata e privata delle sue storiche torrette di salvataggio, spazzate vie dall’uragano.
Già nel 1995 ne progettò le prime cinque: esse erano completamente rinnovate nel design, nelle forme e nei colori e divennero il simbolo della rinascita della città, attirando interesse mediatico e turismo.
Chi è William Lane?
Il celebre architetto ha dapprima studiato scultura alla Cooper Union for the Advancement of Art and Science di New York e poi si è trasferito alla School of Architecture: è proprio la sua formazione a creare un indissolubile legame tra opera architettonica e arte.
Oggi titolare dello studio William Lane Architects, ha realizzato svariati progetti, tra i quali vanno menzionati:
- la caffetteria del Phillip and Patricia Frost Museum of Science;
- il South Pointe Park a Miami Beach;
- il Sunny Isles Beach Pavilion a Sunny Isles.
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Il progetto dell’architetto
William Lane nel 2017 ha ricevuto il premio “AIA Florida Merit Award of Excellence” proprio per il progetto delle Miami Beach Lifeguard Towers, che è proseguito nel corso degli anni.
Oggi il progetto può dirsi veramente portato a termine con l’ultimazione di altre 36 torrette, collocate lungo il tratto di 7 miglia di costa compreso tra la punta meridionale di Miami Beach e quella settentrionale, all’altezza dell’87esima strada.
Il fotografo Tommy Kwak le ha immortalate e ha raccolto le immagini nel libro “Lifeguard Towers: Miami”, in uscita a novembre 2022.
Le micro-strutture architettoniche, posizionate lungo l’oceano sulle dune di sabbia, non hanno solamente una funzione pratica legate all’attività di sorveglianza della costa, ma in più animano lo spazio pubblico della spiaggia e rispecchiano l’identità e la cultura del luogo.
Le caratteristiche delle Lifeguard Towers
Dal punto di vista tecnico le torrette non sono fissate sulla sabbia, ma le loro basi poggiano su piattaforme realizzate in legname marino e rinforzate con montanti in acciaio zincato: questa scelta permette di spostarle facilmente e di metterle quindi al riparo in caso di tempeste.
Le cabine superiori, dai colori sgargianti, sono costituite da un’intelaiatura in legno e dotate di finestre con persiane a ribalta resistenti agli urti, e sono sormontate da coperture sagomate che le caratterizzano e le rendono tutte diverse e particolari.
*Immagine in alto – Credits to Living.corriere.it