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Lo ha detto senza mezzi termini Giorgia Meloni, lasciando trasparire una fondata preoccupazione per le tante difficoltà che il suo governo sta attraversando: “Appena risolviamo un problema ne arriva subito un altro“, ha affermato rispondendo alla domanda di un cronista della carta stampata, aggiungendo un lapidario “non sono stata fortunata“.
Tra la crisi dei migranti, la crescita senza precedenti dell’inflazione e le fibrillazioni delle borse per l’aumento dei tassi di interesse, la Premier sta gestendo una serie di dossier davvero molto complicati, a cui però potrebbe presto tornare ad aggiungersi quello relativo al caro bollette.
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Cato bollette, nuova stangata in arrivo ad aprile?
Basta fare marcia indietro di qualche mese e tornare alla fine del 2022, in piena approvazione della legge di Bilancio. In quei giorni, l’esecutivo ha impiegato buona parte delle risorse a disposizione per calmierare il costo di luce e gas per famiglie e imprese, mettendo sul piatto oltre 21 dei complessivi 35 miliardi inseriti in Manovra.
D’altronde, il ministero dell’Economia – guidato dal leghista Giancarlo Giorgetti – era consapevole che si sarebbe trattato solamente di un palliativo: fino a quando non saranno i prezzi all’ingrosso a scendere, la politica potrà solo cercare dei rimedi a medio termine, ma il problema tornerà ciclicamente a ripresentarsi.
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Luce e gas, quanto è sceso il prezzo rispetto a gennaio
Questo è quello che accadrà ad aprile, quando scadrà l’azzeramento degli oneri di sistema predisposto dalla maggioranza per i primi 3 mesi dell’anno. Nel frattempo, c’è comunque una buona notizia: per quanto riguarda il gas, a febbraio Arera (l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente) ha comunicato un calo del prezzo del 13% rispetto al mese precedente, anche se il valore rimane comunque maggiore (del 16%) rispetto allo stesso periodo del 2022.
Anche l’energia elettrica segna un costo in discesa dell’8% rispetto ad inizio anno, con il Prezzo Unico Nazionale (PUN) sceso ai minimi storici da settembre 2021.
La speranza è che l’arrivo della primavera non segni l’arrivo di un nuovo grande problema per il governo e per tutti gli italiani.