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Avrete spesso sentito parlare di madia, avendo ben presente che tipo di mobile sia, ma senza avere alcuna idea della sua utilità o di come sfruttarla per valorizzare un ambiente.
Ormai in commercio esistono madie per tutti i gusti, dallo stile retrò e anni ‘60 fino ad arrivare alle madie più moderne e di design: a prescindere da quale sia il suo stile, la madia è una soluzione perfetta per la cucina, il soggiorno o la sala da pranzo, ma come utilizzarla al meglio e in cosa differisce da una credenza?
Madia: cosa significa?
Partiamo dalla definizione: la madia è un mobile rustico dalla forma rettangolare, usato abitualmente nelle case di campagna come piano di appoggio per impastare e, al tempo stesso, per conservare farine e lievito.
Ai giorni nostri il suo utilizzo è un po’ cambiato: la madia oggi è diventata a tutti gli effetti un mobile decorativo, oltre che funzionale, e sebbene nella sua versione originale assomigliasse più che altro a una cassapanca (essendo dotata di un coperchio in legno sollevabile a cerniera), attualmente può essere costituita da cassetti, ante e ripiani dove sistemare bicchieri e stoviglie in maniera ordinata, oppure libri e oggetti di design.
Le sue dimensioni la rendono un complemento d’arredo versatile, adattabile ad ogni contesto e a tutte le metrature: pur occupando poco spazio, infatti, la madia consente di avere un’ulteriore soluzione dove conservare gli oggetti più disparati, come tazze, piatti, documenti, biancheria da letto, vinili e tanto altro.
Mai dimenticare il piano d’appoggio: qui è possibile giocare per rendere la madia non solo una soluzione contenitiva efficace e comoda, ma anche un elemento di grande eleganza all’interno dei nostri ambienti. Alcuni esempi di oggetti da posizionare sopra la madia, per valorizzarla? Bottiglie di liquore particolari e d’annata, vasi con fiori recisi, stampe e cornici, oppure candele, per creare un’atmosfera più cozy.
Spesso il termine madia viene utilizzato erroneamente per indicare anche la credenza, pur essendoci una grande differenza tra i due arredi: vediamo insieme quale.
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Credenza e madia, qual è la differenza?
Come accennato, la madia è nata come mobile per impastare: proprio per questa funzione aveva la necessità di essere più alta rispetto al piano del tavolo, così da poter lavorare più comodamente.
Al contrario, la credenza è più bassa, avvicinandosi all’altezza del tavolo, e con uno sviluppo orizzontale.
La credenza, in effetti, fece la sua comparsa nelle case dei nobili, a partire dal 17° secolo, con una funzione diversa: collocata a fianco del grande tavolo sul quale si svolgevano i banchetti, su di essa venivano esposte le pietanze da parte del “mastro credenziere”, il quale aveva il compito di assaggiare le portate di fronte agli ospiti, a dimostrazione del fatto che non fossero avvelenate.
La credenza, dunque, si adatta meglio alle metrature più generose, e risulta il mobile ideale se si cerca un elemento che sia di grande impatto, mentre la madia rimane più comoda in caso di soggiorni più contenuti.