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È uno degli architetti più conosciuti, amati, e spesso contestati, del nostro tempo. È Massimiliano Fuksas, autore di celebri edifici come il centro congressi la Nuvola di Roma, una scatola di vetro con al centro una “nuvola” eterea realizzata con un’innovativa membrana in fibra di vetro microforata, un’opera monumentale contemporanea flessibile, che si adatta alle esigenze sempre diverse, tanto da essersi trasformata in hub vaccinale durante la pandemia.
Massimiliano Fuksas: una vita come un film
Nato a Roma nel 1944, Massimiliano Fuksas è uno dei massimi architetti italiani, conosciuti a livello internazionale. Si laurea in architettura alla Sapienza di Roma, ma, come racconterà, il suo sogno era fare l’artista. E, nella sua pratica, il disegno a mano è la parte fondamentale, il motore di tutte le cose, il suo linguaggio, un disegno incessante e continuo, che viene poi tradotto e ingegnerizzato in disegni tridimensionali computerizzati.
Una visione, quella di Fuksas, fuori dal coro e dalle correnti architettoniche italiane, anche grazie alle sue prime esperienze all’estero, nel Regno Unito e in Danimarca.
Il successo arriva presto, con la pubblicazione della palestra di Paliano di fine anni Settanta sulla rivista francese L’Architecture d’aujourd’hui. Nei suoi oltre cinquant’anni di carriera, Massimiliano Fuksas stupisce con le sue architetture avveniristiche, sfidanti e, soprattutto, emozionanti, che si distaccano dai canoni dell’architettura italiana, e proiettano Fuksas nella costellazione delle archistar mondiali.
La Nuvola di Roma, un sogno possibile
“Tutti dicevano che fosse impossibile dal punto di vista strutturale”, racconta Massimiliano Fuksas a proposito di una delle sue opere più celebri e criticate: la Nuvola di Roma, il Roma Convention Center dell’Eur inaugurato il 29 ottobre 2016, dopo 15 anni di cantiere e numerose polemiche, tanto da spingere l’architetto alla volontà, poi ritirata, di togliere la firma dal progetto.
Un complesso immenso e polifunzionale che si sviluppa su tre livelli con una capienza di 8mila posti. Un progetto mastodontico e poetico, con all’interno 9mila metri quadrati di spazio modulabile con 30 sale meeting con una capacità massima per la plenaria di 5mila persone; 7.300 metri quadrati di spazio polivalente per area espositiva, gala dinner e presentazione prodotti; e l’auditorium con 1.800 posti, di cui 1.200 posti in platea e 600 in galleria, e 3 foyer esterni, di cui uno più grande di 1.500 metri quadrati e gli altri due di 500 metri quadrati ciascuno.
Un’architettura realizzata secondo un approccio eco-compatibile e con materiali tecnologicamente avanzati. Un sogno possibile.