Indice dei contenuti
Niente tassa dei rifiuti per chi adotta un cane. L’iniziativa è stata approvata dal Consiglio comunale di Alberobello, la città Unesco e capitale dei Trulli. I consiglieri hanno introdotto un regolamento comunale che prevede l’esenzione totale dalla tassa sui rifiuti (Tari) per chi salva un animale abbandonato e custodito nei canili, con l’obiettivo di contrastare il fenomeno del randagismo e incoraggiare l’ingresso in famiglia di un amico a quattro zampe. Tuttavia è anche importante preparsi per accogliere l’animale in casa.
È già possibile adottare un cane
L’iniziativa sarà attuata in via sperimentale a cominciare da quest’anno. L’esenzione totale della tassa sui rifiuti sarà concessa ai residenti che decideranno di adottare un cane randagio di proprietà del Comune di Alberobello, quindi del canile comunale in cui sono custoditi.
È già possibile adottarne uno dal canile municipale e in seguito richiedere l’esenzione della tassa rifiuti.
Inoltre, la città ha aderito alla Rete felina di Puglia per censire i gatti presenti sul territorio.
Niente Tari per chi adotta un cane: una scelta di civiltà
L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Francesco De Carlo ha scelto questo periodo estivo, il più delicato e il momento in cui gli abbandoni sono più frequenti, con conseguente aumento del randagismo.
Quella di Alberobello è una delle varie iniziative sperimentate in Puglia e in Italia. In questo caso l’incentivo è allettante e anche contestuale a politiche più ecosostenibili. L’amore per queste creature richiede anche uno sforzo nelle pratiche del quotidiano, quindi meno rifiuti e più differenziata.
Le altre iniziative
In Puglia è in vigore la legge contro il randagismo che prevede anche cure veterinarie gratis per chi adotta cani abbandonati, e libero accesso a negozi e bus.
Negli ultimi anni le iniziative pubbliche e istituzionali (non solo pugliesi) sperimentate contro il randagismo sono state diverse come nel caso del comune di Ferla da inizio 2023, ma nel frattempo i regolamenti comunali si sono dotati di altri progetti, con bonus e sconti, soprattutto per alleggerire i costi della gestione dei canili comunali.
Come prepararsi all’ingresso di un cane in casa
Il rischio che si corre, sostengono i più critici rispetto a tali iniziative, è quello di affidare un cane già abbandonato a una famiglia umana non pronta ad accoglierne uno in casa.
Per evitare questi incresciosi episodi, i gestori dei canili pubblici e privati di solito suggeriscono di cominciare con un preaffido, compilando il l’apposito modulo, in modo da stabilire una prima fase di conoscenza tra cane in attesa di adozione e persona o famiglia dove il quattrozampe andrà a vivere.
Affidarsi ai consigli dei volontari e degli operatori è sempre un’ottima pratica, prima di compiere questo passo importante. Al di là dei vantaggi economici, sono creature bisognose di cure e attenzioni; esigenze che non possono sempre adeguarsi ai bisogni e allo stile di vita degli umani.