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Alcuni impianti domestici come quello della caldaia devono essere sottoposti a controlli obbligatori. Verificare e controllare lo stato di questi sistemi è importante per la prevenzione dei rischi di incidenti, spesso legati al malfunzionamento e all’invecchiamento delle componenti. Ma anche per migliorarne l’efficienza energetica, e di conseguenza ridurre i consumi e l’inquinamento.
In una casa che diventa sempre più green non sono più ammesse negligenze e assenza di manutenzione, che restano punibili con ammende e responsabilità anche penali in caso di incidente.
Come avviene per le auto, anche la caldaia deve essere sottoposta a revisione. Ma ogni quanto va fatta? E quando è obbligatoria?
Che cos’è la revisione della caldaia
La revisione della caldaia è come il “tagliando” per l’auto. Questo check-up degli impianti di riscaldamento in casa deve essere effettuato solo da tecnici autorizzati e abilitati. Una volta concluso il controllo, essi compilano la documentazione che attesta il funzionamento ottimale e a norma di legge della caldaia. Sulle attestazioni viene apposto un bollino blu per le caldaie con potenza inferiore a 35 kW. Per gli impianti da 35 a 350 kW, il tecnico autorizzato appone un bollino verde.
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Dei controlli effettuati rimane traccia sul libretto della caldaia e anche sul rapporto tecnico che redige il manutentore, con allegato il bollino (blu o verde, a seconda dei casi) che certifica la conformità della caldaia. Per questo la revisione viene comunemente chiamata anche “bollino della caldaia”. Ma ogni quanto va fatta la revisione obbligatoria?
Revisione della caldaia, ogni quanto è obbligatoria?
Questo interrogativo rimbalza frequentemente poiché l’ansia per la revisione, e la paura che si verifichi un blocco della caldaia, spingono a credere che questo controllo sia obbligatorio ogni anno per tutte le caldaie. In realtà, la revisione viene spesso confusa con la manutenzione ordinaria e il controllo dei fumi.
La legge (DPR 74/2013) ha stabilito la periodicità della revisione, che nel gergo tecnico viene definita “controllo di efficienza energetica”. L’obbligatorietà rispetto ai tempi dipende dalla tipologia di impianti e dalla potenza termica.
Quando è obbligatorio fare la revisione della caldaia
Dunque, la revisione è obbligatoria, ma i tempi cambiano a seconda del tipo di impianto. La legge ha stabilito che è obbligatoria:
- Ogni anno per impianti termici a combustibile liquido o solido con potenza termica superiore a 100 kW;
- Ogni 2 anni per impianti a gas metano o GPL con potenza termica superiore a 100 kW e impianti termici a combustibile liquido o solido con potenza termica inferiore o uguale a 100 Kw;
- Ogni 4 anni per impianti a gas metano o GPL con potenza termica inferiore o uguale a 100 kW.
Il libretto della caldaia citato in precedenza va custodito in casa, ed è fondamentale anche perché ci aiuta a verificare la potenza termica dell’impianto di una caldaia a condensazione. Le caldaie più diffuse per uso domestico, di una famiglia medio-piccola, sono solitamente di potenza inferiore a 100 kW; in tal caso bisognerà “staccare il tagliando” ogni 4 anni.