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A livello generale, tutti sappiamo che il pavimento di casa è uno degli elementi domestici più sottoposti all’usura del tempo. Capita dunque di doverlo rifare almeno una volta nella vita, specialmente per chi abita in una residenza con molti componenti.
Ancora più esposta al logoramento è la pavimentazione del balcone: questa infatti, oltre a subire la pressione del camminamento e il peso costante di mobili e arredi, subisce l’effetto delle intemperie climatiche di ogni genere, passando dal calore intenso della luce solare all’umidità di pioggia e neve.
I principali consigli
Quando ci si rende conto di non poter più rimandare la sostituzione del pavimento del terrazzo, la prima cosa da fare è quella di individuare il materiale migliore per la propria situazione. Esistono infatti diverse soluzioni possibili, che si differenziano l’una dall’altra sia dal punto di vista delle peculiarità strutturali sia sotto l’aspetto economico.
Oltre a questi due fattori, ci sono delle notevoli diversità tra le varie tipologie di pavimento anche per quanto riguarda l’impiego di tempo necessario per la sua cura e preservazione. Per questo è fondamentale fare la scelta più opportuna anche a seconda della disponibilità di tempo di cui si dispone.
I materiali
Per chi ama un pavimento dal tipico effetto rustico, consigliamo vivamente la scelta della pietra naturale (sia essa di marmo o granito), anche se negli ultimi anni ha preso sempre più piede il legno composito (conosciuto anche con la sigla WPC).
Se siete alla ricerca di una pavimentazione più resistente agli sbalzi termici, l’indicazione è quella di optare per calcestruzzo o cemento. Stesso discorso vale anche per il gres porcellanato (che, tra l’altro, ha il vantaggio di poter riprodurre l’effetto del legno, della pietra o delle mattonelle).
Più ricercata (e stilosa), ma anche più delicata e bisognosa di cure, è l’opzione del pavimento in cotto di argilla, molto apprezzato da grandi e piccini ma che richiede uno speciale trattamento protettivo per l’uso esterno.