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La storia dei cammini e dei pellegrinaggi è decisamente lunga e ricchissima di aneddoti.
Ad oggi, gli itinerari famosi sono pochi e in Europa forse i due più conosciuti sono senza dubbio il Cammino di Santiago e in Italia la Via Francigena.
In realtà, ne esistono molti di più, alcuni di questi per nulla conosciuti come ad esempio la Via degli Abati.
Quando nascono i pellegrinaggi?
Il pellegrinaggio altro non è che un cammino santo, ovvero un lungo itinerario volto a raggiungere dei particolari luoghi di culto.
La storia dei pellegrinaggi risale al Medioevo ed ha un fortissimo significato religioso: il lungo percorso rappresentava anche il cammino spirituale che il fedele doveva compiere per raggiungere la salvezza.
Pellegrinaggio: turismo o spiritualità?
La religione cristiana è forse quella più legata al pellegrinaggio, ma non è la sola, basti pensare infatti che anche nell’Islam ogni fedele ha l’obbligo di recarsi almeno una volta nella vita in pellegrinaggio presso la Mecca.
Nati dunque con finalità spirituali, oggi i cammini e i pellegrinaggi hanno una fortissima valenza di appartenenza culturale.
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Cammini in Italia: la Via Francigena
La Via Francigena parte da Canterbury e, percorrendo tutta la Francia, giunge fino a Roma.
È uno dei pellegrinaggi più antichi al mondo (le prime testimonianze risalgono al VI secolo), oggi è suddiviso in varie tappe volte a scandire ogni porzione di percorso.
Una di queste porzioni è costituita dalla Via degli Abati, un tratto di pellegrinaggio italiano che collega Pavia a Pontremoli, il comune più settentrionale della Toscana.
La Via degli Abati, ieri e oggi
La Via degli Abati è tanto antica quanto la Via Francigena stessa, si tratta di un percorso lungo circa 200 km e che transita lungo l’Appennino Tosco Emiliano.
Esso prende il nome dagli abati e dai pellegrini che, dalle abbazie del centro e nord Italia, volessero raggiungere Roma, passando per i territori che a quel tempo erano controllati da Bisanzio.
Oggi, è un cammino immerso nella natura, ancora battuto e sponsorizzato da enti locali e non (tra i quali anche il Ministero dei Beni Culturali).
Oltre alla natura, la Via degli Abati permette di passare tra abbazie alto medievali e borghi caratteristici come Bobbio, Cisa o Pontremoli.