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Spesso si pensa che siano i giovani ad aver difficoltà di accesso al credito. Invece anche gli over sessanta non hanno accesso al credito bancario. Dal 2016 è stata introdotta una novità che permette a persone anziane di accedere al credito. Si tratta del prestito vitalizio ipotecario concesso da banche o intermediari finanziari e che viene garantito da un’ipoteca sulla casa di residenza.
Di cosa si tratta?
Il prestito ipotecario vitalizio, strumento di accesso al credito per persone che sono avanti con gli anni e hanno bisogno di liquidità, è molto utilizzato nei paesi anglosassoni, ma sta diventando sempre più comune anche qui da noi. Può rappresentare un’alternativa alla vendita della nuda proprietà.
Si tratta di un finanziamento a breve o a lungo termine concesso da una banca o da intermediari finanziari a soggetti che abbiano compiuto i sessant’anni di età.
Il prestito ipotecario vitalizio consente a chi lo richiede di continuare a vivere nella propria casa, senza perderne la proprietà. Successivamente saranno gli eredi a decidere in che modo rimborsare il credito alla banca.
Come funziona?
La banca o l’intermediario finanziario possono chiedere il rimborso del finanziamento solo:
- alla morte del soggetto a cui è stato erogato il finanziamento.
- Qualora vengano trasferiti, in tutto o in parte, la proprietà o altri diritti reali o di godimento sull’immobile dato in garanzia.
- Se dovessero essere compiuti atti che riducessero il valore della casa ipotecata.
- Se dovesse emergere con una perizia che il soggetto che viene finanziato abbia apportato delle modifiche all’immobile rispetto al suo stato originale senza l’autorizzazione della banca o di chi gli ha concesso il prestito.
- In caso di revoca del certificato di agibilità dell’immobile per incuria o non adeguata manutenzione.
- Qualora altri soggetti, dopo la stipula del finanziamento, prendano la residenza nell’immobile, ad eccezione dei familiari del soggetto finanziato.
- nel caso in cui l’immobile oggetto di garanzia subisca procedimenti conservativi o, esecutivi di importo pari o superiore al venti per cento del valore dell’immobile concesso in garanzia o ipoteche giudiziali.
Gli eredi
La legge prevede che gli eredi possano provvedere al rimborso entro 12 mesi del decesso della persona che era stata finanziata. Dopo questo lasso di tempo la banca può vendere l’immobile senza dover ricorrere a una procedura esecutiva giudiziaria.