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Il governo, al termine del Consiglio dei Ministri del 5 dicembre 2023, ha comunicato le nuove norme sul mercato tutelato nel settore della fornitura di energia elettrica. Una decisione scaturita, dopo il via libera alle disposizioni inserite nel Decreto energia che è finalizzata a disciplinare il passaggio graduale al mercato libero dei 9 milioni di utenze domestiche che ancora usufruiscono del mercato tutelato. I prezzi calmierati rimarranno solo 4,5 milioni di famiglie considerate “vulnerabili”, perché prorogare ulteriormente la maggior tutela non è possibile visto gli impegni presi con le istituzioni europee.
Per tutte le altre famiglie, attualmente nel mercato tutelato, corrispondenti a circa 4,5 milioni di utenze, vengono introdotte misure per assicurare la massima informazione e le migliori condizioni nel passaggio al mercato libero dell’energia elettrica.
Proroga del mercato tutelato, i motivi della scelta governativa
La decisione mira a mantenere prezzi calmierati per circa 4 milioni e mezzo di famiglie vulnerabili ed è in linea con gli impegni presi nell’ambito della terza rata del Pnrr. Questa scelta è stata considerata necessaria per garantire un passaggio graduale e ben informato al mercato libero dell’energia ed evitare ulteriori oneri per queste fasce di utenza e di implementare un sistema di controllo e verifica dei prezzi per assicurare la trasparenza e l’equità nel mercato.
La scelta sembra essere orientata a conciliare la liberalizzazione del mercato dell’energia con la necessità di proteggere i segmenti più fragili. In questo modo, si mira a realizzare una transizione più fluida, mitigando eventuali impatti negativi sulla fascia di consumatori considerata vulnerabile.
È importante sottolineare che mantenere prezzi calmierati per le famiglie vulnerabili potrebbe rappresentare una strategia efficace per garantire l’accesso all’energia senza causare un eccessivo peso finanziario per tali nuclei familiari. La decisione sembra essere guidata dalla volontà di equilibrare gli interessi economici con quelli sociali, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile e inclusivo.
Cosa cambierà ora?
Da un punto di vista pratico, il Governo potrebbe implementare misure di controllo dei prezzi e monitoraggio dell’andamento del mercato energetico per assicurare che la liberalizzazione non comporti aumenti ingiustificati per le famiglie vulnerabili. Questo sistema di controllo potrebbe essere parte integrante di un approccio più ampio volto a garantire la stabilità economica e sociale nel processo di transizione.
Gli utenti interessati dal passaggio al mercato libero dell’energia saranno destinatari di una specifica campagna informativa. Palazzo Chigi spiega che verranno introdotte delle semplificazioni relativamente al trasferimento della domiciliazione bancaria per il pagamento delle bollette, di cui viene prevista l’emissione con cadenza necessariamente bimestrale, ferma restando la libertà dell’utente di scegliere un fornitore diverso da quello assegnato all’esito delle procedure competitive e una differente modalità di pagamento.
Limitatamente alla fornitura di energia elettrica in favore delle famiglie non vulnerabili, rende noto Palazzo Chigi, entro il 10 gennaio 2024 si procederà all’individuazione degli operatori economici che subentreranno nella fornitura.
Chi sono gli utenti vulnerabili
Come già prevedono le norme attuali saranno esclusi dal passaggio circa 4 milioni e mezzo di famiglie “vulnerabili”, che continueranno a usufruire di forniture di energia elettrica a prezzi calmierati anche a seguito della liberalizzazione del mercato.
Rientrano nella categoria “vulnerabili”:
- gli over 75;
- chi percepisce bonus per condizioni economiche svantaggiate;
- chi beneficia della legge 104;
- chi ha in casa macchinari salvavita.
Per costoro sarà previsto un obbligo di fornitura in capo all’operatore economico individuato all’esito di una procedura a evidenza pubblica regolata da ARERA. E del mantenimento di prezzi calmierati anche all’indomani della definitiva cessazione del regime del mercato tutelato.