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È online il “Rapporto mutui ipotecari 2022”, sul sito dell’Agenzia delle entrate. L’analisi è relativa ai mutui concessi con garanzia ipotecaria che permettono di acquistare casa a moltissimi italiani.
L’andamento dei mutui ipotecari
Nel rapporto si può consultare l’andamento dei nuovi mutui nel 2021 (non sono incluse le surroghe), con una divisione relativa alle tipologie di atti e alla ripartizione territoriale.
I dati emersi
Nel 2021, sono stati registrati circa 456mila atti di iscrizione ipotecaria.
Le unità immobiliari ipotecate come garanzia sono pari a 1.017.087 e sono in aumento del 25,8% rispetto al 2020, alle quali corrisponde un valore monetario dei mutui pari a oltre 101 miliardi di euro (5,7% del Pil italiano).
Viene anche analizzata la destinazione del finanziamento, con una divisione in:
- atti di finanziamento del mercato immobiliare;
- atti che finanziano attività economiche diverse dal mercato immobiliare.
Mutui ipotecari: classificazione per tipo di atto
I dati sono tratti dagli archivi delle iscrizioni ipotecarie gestite nell’ambito della pubblicità immobiliare. È stata analizzata la tipologia degli immobili posti a garanzia dei prestiti (abitazioni, uffici, negozi, eccetera).
Dalla distribuzione degli immobili ipotecati si evidenzia che:
- il 66% di questi rientra in atti di tipo residenziale;
- il 90% fa riferimento a atti residenziali di tipo plurimo e residenziale misto.
Tra i mutui ipotecari che riguardano unità non residenziali (immobili), la quota più alta corrisponde alle tipologie “misto non residenziale” e “terreni”, pari rispettivamente al 2,3% e 2,8%.
Parlando di capitale finanziato, la quota maggiore spetta agli atti del “misto non residenziale”, pari al 10,4%, con una flessione del numero di immobili ipotecati pari a -5,3%, rispetto al 2020.
Una variazione negativa simile è evidenziata anche per gli atti del settore “terziario commerciale” (-4,8%).
Per gli atti di mutuo con immobili del settore produttivo, a una quota inferiore all’1% per il numero di immobili ipotecati (-2,5%), con un capitale finanziato pari a oltre 5,6 miliardi di euro, con un +12,4% dal 2020, e con il 5,6% del totale del capitale di debito finanziato nel 2021.
Le ipoteche solo su “terreni” sono, nel 2021, il 2,8% (28.865 particelle) del totale e il 7% del totale in termini di capitale (7,1 miliardi di euro), in aumento dell’89% rispetto al 2020.
La classificazione per aree geografiche
L’analisi degli immobili ipotecati e del capitale viene svolta per zone geografiche.
Un altro elemento considerato è la “pluri area”, che riguarda tutti gli atti con immobili ipotecati nelle diverse aree geografiche.
Anche nel 2021, c’è una forte concentrazione nelle regioni settentrionali. Sia dal punto di vista della quantità degli immobili ipotecati sia dei capitali di debito “estratti”.
Un aumento delle ipoteche è più marcato nelle zone Centro e Nord, mentre il rialzo del capitale di debito è più forte nel Centro e nel Sud.
* Questo contenuto ha scopo informativo e non ha valore prescrittivo. Per un’analisi strutturata su ciascun caso personale si raccomanda la consulenza di professionisti abilitati.