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L’accesso ad un’abitazione dignitosa rappresenta un diritto fondamentale sancito dalla Costituzione italiana. In un contesto di crescente difficoltà nel reperire un alloggio a prezzi accessibili, le case popolari assumono un ruolo di primaria importanza anche nel dibattito attuale. Il panorama degli enti gestionali e delle normative regionali si presenta frammentato e complesso, con una varietà di sigle e acronimi che contraddistinguono i gestori degli immobili. Scopriamo quali sono le aziende e gli enti responsabili di ciascuna regione italiana.
Cosa si intende per case popolari?
Casa “popolare” è un termine ormai desueto, oggi sostituito con gli acronimi ERP (Edilizia Residenziale Pubblica) o alloggi ex IACP (Istituto Autonomo Case Popolari). Sono abitazioni di proprietà pubblica assegnate a nuclei familiari con basso reddito, dietro pagamento di un canone agevolato, o calcolato in base al reddito dei cittadini assegnatari.
Come si fa domanda per una casa popolare?
Ciascun ente o azienda pubblica gestisce le modalità di assegnazione degli alloggi popolari. In genere, per ottenere una casa popolare bisogna presentare domanda presso il Comune di residenza. I Comuni pubblicano periodicamente bandi per l’assegnazione degli alloggi gestiti dagli enti pubblici regionali.
A chiusura dei bandi, gli alloggi vengono assegnati in base alla graduatoria stilata dai Comuni. A quel punto l’assegnazione è definitiva e il contratto di locazione ha una durata di 4 anni, rinnovabili.
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Chi amministra le case popolari?
Le case popolari sono un importante strumento di welfare per garantire il diritto alla casa a cittadini con difficoltà economiche. Tuttavia, il sistema di assegnazione può essere complesso, talvolta i tempi di attesa possono essere lunghi, mentre gli alloggi scarseggiano, spesso sono occupati abusivamente, o sono semplicemente abbandonati, perciò non inseriti in adeguati piani di recupero e di riqualificazione urbana.
Inoltre, le case popolari possono essere soggette a problemi di manutenzione e degrado. Per questi, e altri motivi, la gestione è affidata alle singole sigle degli enti e delle aziende regionali italiane.
Oltre agli enti pubblici, nella gestione degli edifici possono essere coinvolti anche altri soggetti, ossia direttamente i Comuni, o le cooperative edilizie e associazioni di categoria.
Le sigle delle case popolari, regione per regione
Le modalità di gestione delle case popolari possono variare da regione a regione. Tuttavia, il primo contatto diretto a cui rivolgersi si trova negli uffici dei Comuni di residenza, dove si redigono i bandi o gli aggiornamenti delle graduatorie. Gli enti competenti per l’edilizia popolare sono aperti al pubblico e alle richieste di documenti o informazioni, con aggiornamenti e bandi sui siti ufficiali.
Ecco quali sono, per ciascuna regione italiana:
- Lombardia: ALER (Azienda Lombarda per l’Edilizia Residenziale)
- Veneto: ATER (Aziende Territoriali per l’Edilizia Residenziale)
- Trentino: ITEA (Istituto Trentino per l’Edilizia Abitativa)
- Alto Adige: IPES (Istituto Provinciale per l’Edilizia Sociale)
- Friuli-Venezia Giulia: ATER (Aziende Territoriali per l’Edilizia Residenziale)
- Piemonte: ATCPC (Agenzia Territoriale per la Casa del Piemonte)
- Valle d’Aosta: ARER (Azienda Regionale Edilizia Residenziale)
- Liguria: ARTE (Azienda Regionale Territoriale per l’Edilizia)
- Emilia-Romagna: ACER (Aziende Casa Emilia-Romagna)
- Toscana: ERP (Edilizia Residenziale Pubblica)
- Umbria: ATER (Azienda Territoriale per l’edilizia Residenziale)
- Marche: ERAP (Ente Regionale per l’Abitazione Pubblica)
- Lazio: ATER (Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale)
- Abruzzo: ERP (Edilizia Residenziale Pubblica)
- Molise: IACP (Istituto Autonomo Case Popolari)
- Puglia: ARCA (Agenzia Regionale per la Casa e l’Abitare)
- Campania: ACER (Agenzia Campana Edilizia Residenziale)
- Basilicata: ERP (Edilizia Residenziale Pubblica)
- Calabria: ATERP (Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale Pubblica)
- Sicilia: IACP (Istituto Autonomo Case Popolari)
- Sardegna: EREAS (Azienda Regionale per l’Edilizia Abitativa)
Completa l’elenco la sigla dell’Italia: ERP (ex IACP).