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Il cappotto termico rappresenta una soluzione ampiamente riconosciuta per migliorare l’efficienza energetica delle abitazioni, ma non sempre è la risposta migliore per ogni situazione.
“Perché non fare il cappotto termico?” è una domanda cruciale che richiede una valutazione attenta e ponderata.
Dunque, vediamo insieme a cosa serve questa soluzione e quali sono i pro e contro del cappotto termico esterno, analizzando in particolare quando è sconsigliato fare il cappotto.
A cosa serve il cappotto termico?
Il cappotto termico, noto anche come isolamento a cappotto, è una tecnica efficace per ridurre la dispersione di calore all’interno delle abitazioni.
Questo metodo prevede l’installazione di pannelli isolanti sulla superficie esterna delle pareti perimetrali dell’edificio, nonostante esistano anche dei cappotti termici interni.
Il principale vantaggio del cappotto termico si riflette nella significativa riduzione del consumo energetico necessario per il riscaldamento invernale e il raffrescamento estivo. Inoltre, installare un cappotto termico può ridurre al minimo la trasmissione di umidità e il rumore dall’esterno verso l’interno.
Come abbiamo visto, ci sono comunque dei casi in cui l’installazione del cappotto termico è sconsigliata. Facciamo chiarezza sui vantaggi e gli svantaggi del cappotto termico.
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I vantaggi del cappotto termico
Il cappotto termico, pur presentando alcuni punti deboli da tenere in considerazione, può essere una scelta vincente in molte situazioni.
Iniziamo dall’aspetto chiave, che abbiamo già accennato: il cappotto termico migliora notevolmente l’isolamento termico dell’abitazione.
Quanti gradi si guadagnano con il cappotto termico? L’installazione del cappotto termico si traduce in un aumento immediato di 3 gradi in più durante l’inverno, incrementando l’efficienza energetica complessiva dell’edificio del 25%.
In particolare, l’isolamento a cappotto può portare a notevoli risparmi energetici, che vanno dal 30% al 33% per una villetta a due piani, e addirittura dal 40% al 45% per un condominio con 8 piani.
Agendo come una sorta di barriera, infatti, il cappotto termico riduce la dispersione di calore tra l’interno e l’esterno, rendendo più agevole il mantenimento di una temperatura interna costante durante tutto l’anno.
Questo non solo rende l’ambiente più confortevole, ma si traduce anche in un risparmio sulle bollette energetiche.
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Un altro aspetto da non sottovalutare è l’effetto positivo sull’immobile stesso. L’installazione del cappotto termico non solo migliora la classe energetica dell’edificio, ma aggiunge anche un tocco estetico, che può aumentare il suo valore complessivo sul mercato immobiliare.
Cappotto termico: quali sono gli svantaggi?
A fianco dei vantaggi, però, non si possono non esaminare anche gli svantaggi del cappotto termico, anche perché è probabile che ci si chieda: “il cappotto termico crea muffa?”, “il cappotto rovina la casa?”, “con il cappotto la casa non respira?”.
Tra i contro del cappotto termico si riscontrano:
- i costi: in particolare, il cappotto termico esterno può rivelarsi un investimento considerevole. Questa soluzione coinvolge il rivestimento dell’intera facciata o almeno una parte significativa di essa, contribuendo all’entità dei costi complessivi.
- la dinamica assembleare: che assume un ruolo centrale, soprattutto nel caso del cappotto termico esterno. Poiché l’intervento coinvolge la facciata dell’edificio, considerata una parte comune, è necessaria l’approvazione dell’assemblea condominiale. Questo processo richiede un consenso collettivo tra i condomini e, spesso, l’ottenimento di ampie maggioranze in assemblea per evitare ostacoli e contrasti.
Senza contare, poi, che esistono dei casi in cui è sconsigliato fare il cappotto termico.
Quando non fare il cappotto termico?
L’installazione del cappotto termico è una soluzione che spesso si rivela vantaggiosa, tuttavia, ci sono circostanze in cui la scelta merita un’attenzione più approfondita.
Un primo aspetto da considerare è la dimensione dell’abitazione. Questo diventa cruciale quando si opta per il cappotto termico interno, l’unico tipo che influisce direttamente sullo spazio abitativo. In case di dimensioni ridotte, l’installazione dei pannelli potrebbe compromettere l’esperienza abitativa, riducendo ulteriormente lo spazio a disposizione.
Un ulteriore punto da tenere in considerazione è il rischio di condensa. Questa preoccupazione riguarda principalmente il cappotto termico interno. Quando i pannelli isolanti sono posizionati dalla parte interna della parete, si crea una notevole differenza di temperatura tra le due superfici, aumentando il rischio di condensa. Questo rischio è accettabile in assenza di problemi strutturali, ma in caso di criticità esistenti, potrebbe diventare problematico.
In conclusione, mentre l’installazione del cappotto termico offre indiscutibili vantaggi, è essenziale valutare attentamente la situazione della propria abitazione e i possibili rischi legati alla condensa prima di prendere una decisione.
Una valutazione ponderata aiuterà a garantire che l’intervento sia appropriato e che i benefici superino le potenziali complicazioni.