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La società di consulenza Nomisma ha condotto uno studio incentrato sulla propensione alla ristrutturazione e al rinnovamento della propria casa da parte delle famiglie italiane.
Dall’analisi è emerso che, nell’ultimo anno, il 37% delle famiglie ha effettuato interventi di questo genere. Tuttavia, nei prossimi 12 mesi la tendenza sembra cambiare.
Cosa spinge gli italiani a ristrutturare casa?
Le motivazioni principali che hanno spinto gli italiani ad avviare interventi di miglioramento sono due:
- la volontà di ridurre i consumi energetici;
- il miglioramento del comfort abitativo.
Non a caso, il 64% dei proprietari ha effettuato interventi di tipo strutturale, il 62% ha eseguito interventi relativi a sanitari e rubinetteria, mentre il 61% ha avviato i lavori per l’efficientamento energetico.
Tuttavia, il 21% degli intervistati, tuttavia, ha indicato di avere incontrato degli ostacoli durante i lavori di ristrutturazione, dovuti in particolare ai ritardi nella consegna dei materiali e nella difficoltà a reperirli.
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Quali sono i costi degli interventi?
Il costo medio per gli interventi di efficientamento energetico ammonta a circa 5.500 euro; quello per gli interventi su sanitari e rubinetteria, invece, è di circa 4.600 euro.
Una famiglia su due ha deciso di aderire alle detrazioni fiscali/bonus e il 51% degli intervistati ha dichiarato che non avrebbe mai realizzato interventi senza gli aiuti finanziari.
Cosa accadrà nei prossimi mesi?
Secondo quanto riportato dallo studio, solo l’11% degli italiani ha dichiarato che effettuerà interventi sulla propria abitazione nel prossimo anno. Tuttavia, il prossimo anno il Superbonus si ridurrà dal 110 al 90% (Decreto-legge 18 novembre 2022 n.176).
Chiaramente, l’inflazione e l’aumento del costo del denaro svolgono oggi un ruolo importante e, secondo gli esperti del settore, era prevedibile che ci fosse un’inversione di tendenza.