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Mentre le lunghe giornate estive vedono le temperature alzarsi sempre di più, per le famiglie italiane sale la preoccupazione relativa al costo che dovranno sostenere per pagare le bollette dell’elettricità. Come ogni anno, infatti, i cittadini da Nord a Sud si ritrovano con l’esigenza di rinfrescare gli ambienti interni, che diventano così il luogo di rifugio in cui difendersi nei pomeriggi di sole.
E così, mentre la ventola del condizionatore (divenuto uno strumento ormai indispensabile, specialmente nei grandi centri abitati) continua a soffiare aria fresca dalla mattina alla sera, allo stesso tempo il costo delle fatture dell’energia elettrica cresce inesorabilmente, provocando più di qualche grattacapo ai cittadini.
Come usare il condizionatore per risparmiare
Com’è ovvio, per capire quanto consuma davvero un impianto climatizzatore ci sono diversi parametri che vanno tenuti in considerazione. Ad esempio, tutti sappiamo come la posizione in cui è ubicata la propria casa incide in maniera importante sulla regolamentazione della temperatura interna: laddove la luce solare riesce ad entrare in maniera costante per buona parte delle ore diurne, risulta chiaramente più difficile mantenere un clima fresco.
In questi casi, il ricorso al condizionatore diventa obbligatorio, ma ciò non significa che il suo consumo di luce debba essere per forza esagerato. Certo, più tempo lo si tiene acceso e più energia elettrica verrà impiegata, ma un utilizzo costante e senza intervalli (soprattutto se impostato in modalità risparmio) risulta comunque meno dispendioso rispetto ad un continuo accendere e spegnere l’elettrodomestico.
Quanto aumenta la bolletta della luce per l’utilizzo del climatizzatore
Volendo fare i conti su quanto spenderanno gli italiani per il climatizzatore nel 2023, occorre affidarsi ai dati divulgati da Arera (l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente). Ipotizzando un’accensione media di 4 ore giornaliere, con un consumo di circa 1 kilowatt ogni ora (stima del tutto in linea con la qualità degli apparecchi più diffusi nelle abitazioni italiane), si arriva ad un totale mensile che raggiunge i 120 kWh ogni mese.
Se, come pare, il costo di ogni kilowatt rimarrà sostanzialmente attorno ai 23,85 centesimi di euro per ogni ora di consumo, si capisce come l’impatto del condizionatore sulle bollette dei contribuenti si aggirerà sui 28 euro mensili in più. Una cifra che non sembra affatto insostenibile, ma che sommata ai continui rincari dei prezzi causati dall’inflazione, può rappresentare una spina nel fianco per molte persone.