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Il tema dell’efficienza energetica è sempre più al centro delle preoccupazioni di chiunque sia proprietario di un immobile. Con il crescente interesse per la sostenibilità e la riduzione dell’impatto ambientale, molti si chiedono quanto costa migliorare la classe energetica della propria casa.
La trasformazione energetica non solo contribuisce a preservare l’ambiente, ma può anche portare a significativi risparmi sulle bollette e a un aumento del valore patrimoniale dell’abitazione.
Capiamo insieme come migliorare l’efficienza energetica di una casa, analizzando i costi associati a ciascuna soluzione, soprattutto dopo all’approvazione della Direttiva Case Green dal Parlamento europeo, cui dovranno far seguito, da parte degli Stati membri dell’Unione Europea, i piani per la riduzione dei consumi degli immobili residenziali.
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Come migliorare la classe energetica
Esistono diverse modalità di miglioramento energetico, che possono variare da una ristrutturazione completa o parziale dell’edificio, alla sostituzione di singoli apparecchi o elementi strutturali. La ristrutturazione energetica implica solitamente:
- l’isolamento di pareti, soffitte e pavimenti;
- l’installazione di finestre dotate di doppi o tripli vetri;
- se necessario, l’adozione di un efficiente sistema di riscaldamento.
Questo processo può essere suddiviso in fasi programmate in anticipo o condotto in un unico periodo di lavoro.
Una diagnosi accurata è fondamentale per eliminare i rischi legati alla perdita di calore, e diversi aspetti vengono attentamente esaminati in uno studio approfondito, tra cui l’isolamento interno ed esterno, l’impermeabilizzazione, il consumo di riscaldamento ed elettricità, la ventilazione e i ponti termici.
Il costo complessivo per migliorare la classe energetica si basa su tali analisi, e i risultati positivi di tale ristrutturazione si manifestano appieno solo se l’edificio è ben isolato, soprattutto in caso di sostituzione degli impianti di riscaldamento o condizionamento.
Altri accorgimenti che favoriscono notevoli risparmi energetici includono l’isolamento termico di pareti, tetti e pavimenti per evitare dispersioni di calore e mantenere costante la temperatura interna.
La sostituzione degli infissi, l’adozione di un impianto di riscaldamento a basso consumo e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, come pannelli solari o piccole turbine eoliche, rappresentano ulteriori strategie per alimentare la casa in modo sostenibile e risparmiare energia.
Adeguamento della classe energetica: quali sono i costi?
Secondo quanto riporta il Codacons, i costi di riqualificazione degli edifici oscilleranno dai 35.000 ai 60.00 mila euro considerando un’abitazione di 100 mq.
La spesa per la sostituzione della caldaia potrebbe arrivare intorno ai 16 mila. Più nel dettaglio:
- per una caldaia a condensazione il prezzo si aggira intorno ai 3-8 mila euro;
- per l’acquisto e l’installazione di una pompa di calore, in base all’impianto, la spesa stimata è tra i 6mila e i 16mila euro.
Per quanto riguarda i costi di altri interventi di riqualificazione:
- cappotto termico: tra i 180 e io 400 euro al mq;
- infissi: tra i 10-15 mila euro.
Secondo Unimpresa (Unione Nazionale di Imprese), su 12.5 milioni di unità totali, in Italia il 61% degli immobili è di classe energetica F o G e la spesa stimata per la riqualificazione energetica ammonta a 270 miliardi di euro nei prossimi anni.
La spesa media di ciascun immobile per l’adeguamento energetico potrebbe essere di 35 mila euro.