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L’utilizzo delle stufe a pellet è sempre più diffuso grazie alla loro efficienza energetica e alla sostenibilità ambientale. Tuttavia, prima di investire in questo sistema di riscaldamento, è fondamentale comprendere i costi associati.
Esploriamo in dettaglio il mondo delle stufe a pellet e scopriamo il loro costo complessivo, dall’acquisto dell’apparecchio sino alle spese di installazione, capendo se è possibile usufruire di bonus o detrazioni per l’installazione di stufe a pellet.
Tipologie di stufe a pellet
La stufa a pellet è un dispositivo che per generare calore utilizza pellet, un combustibile ecologico ottenuto dalla lavorazione del legno in compact cilindrici. È una fonte di riscaldamento pulita, con un’elevata resa termica e residui di cenere minimi. Esistono però diverse tipologie di stufe a pellet in commercio.
Le stufe a pellet disponibili sul mercato possono essere suddivise in tre principali tipologie, ciascuna con caratteristiche specifiche:
- le stufe a pellet ad aria, la variante più tradizionale, riscaldano l’ambiente circostante come una stufa a legna, adatte per spazi più contenuti o stanze singole;
- le stufe a pellet idro, o idrostufe a pellet, riscaldano sia l’aria che l’acqua, sostituendo i comuni scaldabagni elettrici o a gas;
- le stufe a pellet canalizzate possono essere sia ad aria che idro, non si limitano a un singolo ambiente. Grazie a un sistema di canalizzazione, il calore prodotto può essere distribuito in tutta l’abitazione, consentendo di riscaldare specifici ambienti a discrezione.
Stufe a pellet: quali sono i costi?
Come abbiamo visto, possono essere diverse le tipologie di stufe a pellet presenti in commercio, e questa è una prima variabile che può influenzare il costo di questo dispositivo, oltre alla resa energetica e le funzionalità, come la programmabilità o il controllo remoto. Elementi significativi includono anche il design, il rivestimento (ceramica decorata o maiolica sono le versioni più costose, contro acciaio e pietra ollare, più accessibili), la marca, e la presenza di accessori extra come un vano scaldavivande.
I prezzi di una stufa pellet, dunque, possono variare ampiamente, partendo da circa € 400 / € 450 per i modelli base ad aria, fino ad arrivare a € 1500 / € 4000 per le stufe a pellet idro e a € 1200 / € 5000 per le canalizzate.
Altri elementi da tenere presente sono il costo del pellet, che può essere particolarmente variabile, e i costi di installazione.
Quanto costa installare una stufa a pellet?
Anche il costo di installazione di una stufa a pellet può variare sensibilmente in base al tipo di stufa scelto. L’installazione di una stufa ad aria, affidata a un tecnico qualificato, si aggira generalmente tra i € 100 e i € 150. Nel caso invece di una stufa a pellet idro, i costi d’installazione aumentano significativamente, oscillando tra i € 1000 e i € 1500, considerando l’intervento sull’impianto idraulico.
Per le stufe a pellet canalizzate, che richiedono invece opere murarie aggiuntive, il costo di installazione potrebbe variare tra i € 1000 e i € 2000. Da notare che, a questi importi, vanno aggiunti ulteriori € 100 / € 150 per l’installazione dei tubi di uscita dei fumi, nel caso in cui non sia presente una canna fumaria.
Come ottenere il bonus per la stufa a pellet?
Scegliere una stufa a pellet vuol dire aumentare il comfort termico in casa, ma anche impegno per la sostenibilità ambientale. Per questo motivo, negli ultimi anni, lo Stato ha riconosciuto questa scelta premiando gli acquirenti con misure fiscali di detrazione per l’acquisto e la sostituzione di generatori di calore che rispettano elevati standard di qualità e riduzione delle emissioni.
Per l’acquisto della stufa a pellet, è possibile approfittare dell’Ecobonus per la riqualificazione energetica, recentemente prorogato fino al 31 dicembre 2024. Questa agevolazione consente di beneficiare di una detrazione del 50%, fino a un massimo di 30mila euro, per interventi di riqualificazione energetica degli edifici. Nel dettaglio, rientrano in questa detrazione anche i generatori di calore a biomassa, inclusi quelli senza caldaia integrata, purché rispettino i requisiti di emissioni e rendimenti specificati nel vademecum dell’ENEA. Un aspetto significativo è che tale detrazione non richiede l’obbligo di presentare l’attestato di certificazione energetica.
Inoltre, l’Ecobonus per la stufa a pellet offre sconti differenziati a seconda degli interventi effettuati. Un risparmio del 50% è applicato per interventi di sola riqualificazione dell’impianto energetico, mentre un vantaggio del 65% è garantito nel caso in cui i lavori di riqualificazione energetica coinvolgano l’intero edificio. Per usufruire di questa detrazione, è necessario che la stufa a pellet garantisca un rendimento energetico pari o superiore all’85% e che sia dotata di una certificazione ambientale con valutazione di 4 o 5 stelle, a seconda che l’apparecchio venga sostituito o installato ex novo.
Tale detrazione non è da confondere, invece, con il bonus pellet 2023, il quale prevede una riduzione dell’aliquota IVA dal 22% al 10% sull’acquisto di biomasse combustibili, tra cui è compreso anche il pellet. Per capire se il bonus pellet verrà confermato anche per il 2024 bisognerà attendere l’approvazione della Legge di Bilancio 2024, che avverrà entro e non oltre il 31 dicembre 2023.