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In questa fase storica di rincari e aumenti in bolletta, ma anche di rialzo dei tassi di interesse per mutui e prestiti, le spese sulla casa pesano sullo stipendio più che in passato.
Le famiglie con entrata unica e una sola fonte di reddito risentono fortemente della crisi, che il governo sta cercando di calmierare con Bonus e decreti Aiuto.
Quante case hanno gli italiani
La casa è sempre stata il sogno degli italiani. Possederne una è per molti come mettere le fondamenta per la sicurezza del nucleo familiare.
Il patrimonio immobiliare italiano ha superato i 7 mila miliardi di euro. Stando agli ultimi rapporti di Banca d’Italia, i proprietari immobiliari in Italia sono oltre 25,5 milioni: di questi, 1.400.000 hanno un reddito superiore a 55mila euro, e tra di loro 780mila superano anche i 75mila euro.
Possedere una casa è come avere da parte un tesoretto. Quando il mercato immobiliare è positivo, può diventare un investimento per vendere, acquistarne un’altra, diversificare le entrate, garantire un futuro ai figli.
Quanto costava mantenere una casa nel 2021
Quando il mercato immobiliare arranca e l’inflazione sale (il costo della vita aumenta), come accade in questo periodo di crisi energetica, succede che la casa diventa più un costo che un investimento nel breve termine.
Lo scorso anno ben 18,2 milioni di famiglie (70,8% del totale) risultavano proprietarie dell’abitazione in cui vivono.
Sono 5,2 milioni (20,5%) gli italiani in affitto e 2,2 milioni (8,7%) quelli che vivono in una abitazione in usufrutto o a titolo gratuito.
Le più recenti offerte di abitazioni in affitto tendono in gran parte a separare i costi delle spese condominiali e delle bollette in aumento.
Molti italiani quindi sostengono più spese per l’abitazione: condominio, riscaldamento, gas, acqua, manutenzione ordinaria, elettricità, telefono, affitto, interessi passivi sul mutuo.
Secondo i dati EU-SILC, queste spese, per una famiglia italiana, incidevano in media di 320 euro mensili, a fronte di un reddito netto pari a 2.734 euro mensili.
Chi è in affitto spende di più
Nel 2021, una famiglia in affitto, spendeva mediamente 579 euro al mese. I proprietari di casa, invece, spendevano la metà: 263 euro.
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Quanto costa mediamente un mutuo
Proprio quest’anno la Bce ha dovuto rialzare i tassi di interesse per fermare il termometro dell’inflazione. Di conseguenza saliranno ancora le rate del mutuo per la casa.
Una famiglia media, nell’Italia del 2021, doveva già destinare 749 euro del suo stipendio solo per il mutuo e spese per la casa. Al contrario, le famiglie in usufrutto spendono appena 172 euro al mese.
Vivere in affitto costa di più
Da questi dati del 2021 emerge che l’incidenza delle spese per l’abitazione è più alta per le famiglie che vivono in affitto. Affitto e spese incidono per quasi un terzo del loro reddito (27,9%), valore superiore anche a quello delle famiglie proprietarie di casa e con mutuo a carico (ma al lordo della quota in conto capitale). Per queste ultime l’incidenza media è del 21,1%.
Quanto incide la casa sullo stipendio
Nel 2021 le famiglie più povere avevano bisogno di quasi metà stipendio per mantenere la casa. Spendevano in media 288 euro.
Dai dati analizzati risulta che al variare del reddito, l’incidenza delle spese per l’abitazione sia fortemente eterogenea: dal 32,3% per le famiglie più povere, al 17% per quelle del secondo quinto, sino al 6,6% per quelle più abbienti. Per le famiglie meno abbienti, dunque, le spese per la casa incidono 5 volte di più rispetto a quelle con un reddito più alto.
Le famiglie italiane in difficoltà sono 2,5 milioni. Per loro, i costi per mantenere la casa incidono del ben 40% sullo stipendio (quasi la metà).
Questo è il quadro che si presentava nel 2021, prima della guerra e della crisi energetica. Si attendono gli aggiornamenti Istat contenuti nel “Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni”.