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Secondo Eurostat, nel 2020 la quota di energia da fonti rinnovabili nel riscaldamento e nel raffreddamento in Europa ha rappresentato il 23,1% del consumo totale. Una crescita spinta dal settore industriale, dei servizi e dei consumi delle famiglie. Questa cifra include anche l’energia termica aerotermica, geotermica e idrotermale catturata dalle pompe di calore per il riscaldamento.
Incentivi, detrazioni e bonus sono previsti anche per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con sistemi dotati di pompe di calore, elettriche o a gas, utilizzanti energia aerotermica.
L’energia aerotermica sfrutta l’aerotermia, una meccanica ancora poco diffusa ma che, sfruttata al meglio, può determinare un risparmio dei consumi domestici.
Vediamo come.
Che cos’è l’energia aerotermica
Come accennato, un impianto che utilizza energia aerotermica sfrutta l’aerotermia, che consiste nell’estrarre energia libera dall’aria esterna attraverso una pompa di calore ad alta efficienza e trasferirla ad un’altra unità.
I sistemi aerotermici utilizzano pompe di calore aria/acqua. L’energia presa dall’esterno riscalda l’acqua che viene fornita all’impianto di riscaldamento o all’acqua calda sanitaria. Funziona sia d’estate che d’inverno.
Gli impianti aerotermici funzionano anche quando l’aria esterna raggiunge i 20 gradi sotto zero, quindi sono sistemi a pompe di calore altamente efficienti, dalle prestazioni elevate.
I vantaggi dell’energia aerotermica
Un impianto aerotermico in casa comporta alcuni vantaggi, tra questi:
- è semplice da installare;
- ha un’efficienza energetica elevata a fronte di bassi costi operativi;
- risparmio con sistemi di riscaldamento a bassa temperatura, se combinati con riscaldamento a pavimento o radiatori a bassa temperatura;
- è facile da convertire e adattare agli impianti esistenti;
- può funzionare d’estate invertendo il ciclo e attivando il condizionamento a freddo;
- basse emissioni di CO2 (energia pulita);
- occupa poco spazio (soluzione ideale se non c’è un locale caldaia);
- non richiede un camino per evacuare i fumi (non produce rifiuti);
- utile in luoghi dove l’approvvigionamento di gas naturale è limitato o inesistente;
- può funzionare in combinazione con caldaie, di solito a condensazione;
- è un sistema ideale per climi moderati (le prestazioni diminuiscono in ambienti esterni con climi troppo rigidi, ma non calano troppo);
- va bene anche per il funzionamento di industrie medio-alte.
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Gli svantaggi di un impianto aerotermico in casa
Per quanto riguarda gli svantaggi dell’aerotermico:
- investimento iniziale in attrezzatura un po’ costoso (a seconda delle dimensioni di una casa bisogna spendere tra i 3mila e gli 8mila euro iniziali, comunque calmierati da incentivi ed Ecobonus e da un risparmio in bolletta nel lungo periodo);
- spesso, è necessario aumentare la potenza energetica e questo potrebbe far aumentare i costi iniziali sulla bolletta della luce;
- è una tecnologia ancora poco diffusa e poco conosciuta (un incremento delle vendite potrebbe determinare un calo dei prezzi di questi impianti).
Quanto si risparmia con l’energia aerotermica in casa
Le apparecchiature aerotermiche riescono a produrre fino a 4-5 kW ora per ogni kW ora elettrico consumato. È rinnovabile perché il 75% dell’energia proviene dall’aria esterna, mentre solo il 25% si ricava dal consumo elettrico per il funzionamento dell’impianto.
Con un impianto a pompe di calore aerotermico si può risparmiare fino al 50% sui costi per il riscaldamento e il raffreddamento con impianti classici, con una efficienza che supera il 100%.
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