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Il divano dalla seduta poco profonda trasloca nelle sale d’attesa dei professionisti, dove tra l’altro è perfetto non solo per il poco ingombro, ma anche perché favorisce un atteggiamento fisico più consono: insomma, aiuta a stare composti.
In casa, ora, è tempo degli imbottiti dalla seduta ampia e accogliente. Dei divani che, una volta rientrati a casa dopo una lunga giornata di lavoro, favoriscono un sano momento di relax: quelli su cui si può stare seduti, certo, ma anche “sprofondare” fino a stare completamente sdraiati.
La casa come rifugio
Una tendenza, confermata anche da alcune novità presentate al Salone del mobile di Milano, che è senza dubbio figlia dei tanti, tantissimi giorni, che a causa della pandemia e delle restrizioni abbiamo trascorso dentro casa.
Giorni in cui tante persone hanno modificato gli spazi, cambiato la disposizione degli arredi e acquistato nuovi mobili, proprio con l’idea di fare della casa un comodo rifugio.
Il comfort è informale
Un comfort decisamente più informale favorito da materiali performanti e contemporanei e imbottiture sempre più soffici ma anche, ad esempio, da elementi removibili da collocare dove si preferisce in base al momento della giornata, all’occasione d’uso e alla compagnia e cuscini studiati per accompagnare qualsiasi posizione.
Divani come Glee di Lema, modello a terra modulare che si distingue per le linee essenziali e i volumi morbidi, e fa della versatilità e dell’alta personalizzazione i suoi tratti distintivi.
Sanders Universe, primo progetto green di Ditre Italia, sviluppato in collaborazione con il fashion designer Tiziano Guardini, creatore di collezioni di moda eco-sostenibile.
O anche Pralin di Calia Italia, divano componibile, destrutturato e completamente disassemblabile ispirato alla golosa crema al pralinato di nocciole: tutti i singoli elementi che lo compongono sono amovibili e poggiano sulla base proprio come fanno i cioccolatini su un vassoio.
Anche all’esterno, viva la comodità
Dagli interni agli esterni, infine con Flair, disegnato per Gervasoni dai fratello Gabriele e Oscar Buratti: “un divano modulare che apre le porte a un prodotto informale nell’utilizzo, morbido nelle curve e allo stesso tempo controllato nel disegno”, fanno sapere dall’azienda, con grandi pouf che possono essere combinati liberamente per creare composizioni ogni volta nuove.
Una novità per l’azienda che è la prima volta che propone un divano componibile outdoor con un meccanismo caratterizzato da uno schienale con doppia cerniera ribaltabile manualmente, indipendente per ogni singolo posto.
Di nuovo al centro
Modelli, questi e altri presentati in questi mesi, con cui il divano si conferma, insieme alla cucina, il centro della casa. Tra relax, riposo, accoglienza e voglia di una ritrovata socialità.