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La Basilica di Sant’Antonio è il più grande luogo di culto a Padova, meta di migliaia di pellegrini e fedeli ogni anno.
Conosciuta in tutto il mondo cattolico con il nome di Basilica del Santo o Il Santo.
Il 13 giugno festa del Santo e Patrono di Padova, si tiene una nota processione per le strade di Padova. Nella Basilica, che non è cattedrale della città, sono custodite le reliquie di San’Antonio.
Molto venerato. Sant’Antonio è protettore delle case, delle famiglie e delle promesse di matrimonio, delle donne incinte, dei viaggiatori, degli animali.
Non tutti conoscono la storia della Basilica e nemmeno del frate divenuto Santo.
La storia della Basilica di Sant’Antonio: la sua costruzione
La chiesa a Padova fu iniziata nel 1232 sui resti di una chiesetta del 1110 dedicata a Maria, oggi Cappella della Madonna Mora. Venne edificata come piccola chiesetta per poter contenere la tomba del frate francescano Antonio, morto a Padova nel 1231, proprio accanto al convento dei frati.
Da allora, il susseguirsi di fenomeni miracolosi e di pellegrini in visita ai resti del frate Antonio hanno acceso l’attenzione della Chiesa e anche del Comune di Padova sulla piccola struttura medievale.
Così a un anno dalla morte del santo, e si decise di porre mano alla chiesetta iniziando la costruzione della basilica che oggi è la più grande della città e anche una delle più visitate al mondo.
La costruzione della basilica che inizia nel 1231 si protrasse fino al 1310. Ma le modifiche vennero apportate fino al XV secolo, anche a causa di vari incidenti che colpirono la struttura religiosa, come l’incendio del 1394.
I lavori di manutenzione non si fermano mai: le cappelle furono affrescate a meta Novecento, mentre la Soprintendenza si sta occupando della messa in sicurezza dopo o danni del terremoto del 2012.
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Struttura architettonica della Basilica di Sant’Antonio
La Basilica è una vasta costruzione edificata in secoli differenti e che presenta una varietà di stili architettonici:
- la facciata presenta elementi romanici;
- la pianta del deambulatorio con le sette cappelle è in stile gotico;
- le otto cupole rivestite in piombo e moreschi nei due campanili sono bizantine.
I sei altari della Basilica di Sant’Antonio
Al suo interno la Chiesa presenta una sola navata con sei altari laterali sorti in varie epoche.
Da non tralasciare per lo spessore artistico:
- altare di San Nicola da Bari;
- altare della Beata Vergine del Bambino Gesù;
- altare di Sant’Antonio in marmo, in stile neoclassico che ospita la statua del santo dell’800;
- altare di San Giovanni Battista, patrono dei pescatori, è anch’esso neoclassico con statua in marmo dello scultore di Noale Augusto Zanetti del 1885;
- altare Maggiore, opera neoclassica del secolo XVIII realizzata con marmi rossi e bianchi con tabernacolo a basilichetta colonnata, di ispirazione rinascimentale.
Di epoche recenti sono gli altari di San Giuseppe e di San Giovanni Bosco.
Le opere d’arte nella Basilica di Sant’Antonio
Oltre ad ammirare gli altari della Basilica del Santo, la struttura conserva molte opere di valore storico e artistico:
- un Crocifisso del secolo XV che si trova nel coro;
- un Crocifisso processionale del seicento;
- il Pergamo o pulpito del XVIII;
- le tavole della Via Crucis.
Il Campanile del Santo
Il Campanile che completa la Basilica del Santo a Padova risale al 1887; è opera eseguita in stile del Rinascimento su progetto dell’Architetto Cesare Spadon.
Dove si trovano le reliquie di Sant’Antonio?
All’interno della Pontificia Basilica si trovano le reliquie del frate Antonio divenuto santo. In particolare nell’ex Cappella dedicata a Maria si trova il corpo in un sarcofago, mentre nella Cappella delle Reliquie, posta alla fine della basilica, si trova appunto il reliquiario
Cosa contiene la reliquia di Sant’Antonio da Padova?
Il reliquiario, incorniciato in oro contiene la lingua, non decomposta, di Sant’Antonio, la sua mandibola con cinque denti ed alcuni altri resti mortali del santo.
La cappella custodisce anche la tonaca di sant’Antonio e la cassa in cui era stato deposto il corpo.