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In Toscana esiste il Ponte della Maddalena, noto come Ponte del Diavolo. Ha una lunga storia e alcune particolarità costruttive, e il suo nome è legato a una leggenda.
Ecco dove si trova il Ponte del Diavolo, perché si chiama così e qual è la sua storia.
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Dove si trova il Ponte del Diavolo e perché si chiama così
Come accennato, il Ponte della Maddalena si trova in Toscana, nella provincia di Lucca: è situato nel Borgo a Mozzano e attraversa il fiume Serchio.
È stato costruito nell’XI secolo e, nonostante le tecniche costruttive di allora non fossero quelle attuali, questo ponte può essere considerato a pieno titolo come un’opera di alta ingegneria. Infatti, è lungo 95 metri e presenta 4 campate (poi divenute 5) non simmetriche, delle quali una è più alta e di spessore molto sottile, appoggiata a lati più massicci.
Proprio per via della sua difficoltà costruttiva, si diffuse una leggenda che ne attribuiva la realizzazione al diavolo, da cui prende il nome.
Si narra che il costruttore incaricato era in ritardo per il completamento dell’opera e invocò il diavolo per essere aiutato. Questi promise di completare il ponte personalmente in una sola notte, ma in cambio avrebbe preso l’anima del primo essere vivente che lo avrebbe attraversato.
Il costruttore, alla fine del lavoro, escogitò uno stratagemma per salvarsi l’anima: fece attraversare il ponte da un cane, che il diavolo, prima di scomparire, gettò nelle acque del fiume per la rabbia di essere stato beffato.
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Qual è la storia del Ponte del Diavolo
La costruzione del ponte risale intorno all’anno Mille, quando Matilde di Canossa, che aveva il dominio di questi territori, decise di far costruire un ponte che collegasse le due sponde del fiume Serchio.
L’opera doveva servire ai commercianti e ai pellegrini per raggiungere Lucca e la Via Francigena, la quale collegava il Nord Europa con Roma.
Inizialmente il ponte era diverso e assunse la forma a 4 arcate nel Trecento: fu l’allora signore di Lucca e condottiero Castruccio Castracani a far realizzare una seconda costruzione.
Esso prese il nome di Ponte della Maddalena solamente nel Cinquecento da un oratorio costruito sulle sponde del fiume.
Per preservarne l’integrità ed evitare crolli, nel Seicento la Repubblica di Lucca vietò il passaggio di mezzi e oggetti pesanti, come le macine da mulino.
In epoca più recente ha subito l’unica modifica della struttura con l’aggiunta di una quinta arcata per permettere il passaggio della linea ferroviaria Lucca-Aulla.