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Vent’anni e non sentirli. Perché la lampada Bourgie, prodotta da Kartell, nata dall’estro creativo del designer Ferruccio Laviani, è tra le lampade più vendute, amate, desiderate e copiate. Ripercorriamo insieme la storia di una delle lampade più iconiche, tra le più pubblicate e fotografate.
Quando nasce la lampada Bourgie di Kartell
La lampada Bourgie nasce vent’anni fa dalla matita di Ferruccio Laviani, designer di origini cremonesi e art director di Kartell. Una lampada che prende benevolmente in giro le lampade borghesi da comodino – da qui il nome Bourgie – e le rilegge in chiave pop con silhouette neo-barocche e materiali contemporanei come il policarbonato.
Quali sono le caratteristiche della lampada Bourgie
Ironia e innovazione, classicità e tecnologia. La lampada Bourgie di Kartell deve il suo successo al suo mix di ingredienti, a tratti contrastanti: il fascino delle linee di ispirazione barocca, il materiale plastico, duro e inaspettato, la possibilità di scegliere tra tantissime finiture, dal trasparente agli effetti metallizzati, e la bellezza della luce emanata, un gioco di mille riflessi grazie alla lavorazione plissé del cappello. Inoltre, si possono ottenere tre differenti altezze, modificabili a piacimento, 68, 73 e 78 centimetri, grazie a un particolare sistema di aggancio del cappello.
Evoluzione di un’icona: come la lampada Bourgie è cambiata in vent’anni
Bourgie di Kartell in questi vent’anni dalla sua nascita è stata proposta in tantissimi nuovi colori e finiture: dal trasparente si è passati al bianco matt, agli effetti oro e argento, ai neri opachi, alle finiture soft touch fino alle varianti coloratissime, da scegliere in base allo stile della casa e al gusto personale. Oggi Bourgie è disponibile in una versione sostenibile in policarbonato riciclato 2.0.
La limited edition per celebrare i vent’anni della Bourgie
Quest’anno, per celebrare le due decadi, Bourgie di Kartell è stata presentata in un’edizione limitata in sette colori inediti, al prezzo di 399 euro, nelle brillanti nuances dell’arancio, verde acido e blu, negli intensi prugna e verde, nei delicati rosa e azzurro.
di Francesca Gugliotta
Crediti immagine di copertina e tutte le immagini dell’articolo: courtesy of Kartell