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Da Nord a Sud, da Est a Ovest, l‘Italia ha una toponomastica veramente sorprendente, con vie che portano denominazioni tanto poetiche quanto inusuali. Alcune sono intrise di storia e tradizione, altre nascono da curiosi riferimenti locali o da antiche leggende. In questo viaggio attraverso il Belpaese, esploreremo il mondo dei nomi più strani delle strade.
Largo del Pallaro (Roma)
Nel cuore di Roma c’è una via chiamata “Largo del Pallaro”; la sua origine deriva dal fatto che, molti secoli fa, in questa zona si praticava un particolare gioco del lotto.
Il “Pallaro” non era altro che l’addetto alla pesca delle palline dei numeri in estrazione.
Via della Scrofa (Roma)
Sempre nel centro storico romano, una breve via deve il suo nome a una curiosa figura: una scrofa raffigurata sull’insegna di un’antica locanda. Questa locanda, a quanto pare, avrebbe avuto un ruolo significativo tanto da attribuire il suo nome all’intera zona circostante.
Angolo dei Cretini (Bologna)
In un angolo dei famosi portici di Bologna, all’intersezione con via Rizzoli, sorge un luogo che un tempo ospitava i giovani scapestrati, privi di occupazione e concentrati unicamente nel disturbare e fare commenti inopportuni alle donne che passavano. Questo angolo, nell’immaginario collettivo, era considerato il regno dei nullafacenti; da qui il nome buffo di “Angolo dei Cretini”.
Via Abbi Pazienza (Pistoia)
Quando si tratta di strade con nomi strani, la Toscana regala diverse storie e aneddoti buffi. In questo caso, la Via Abbi Pazienza ha come origine una vera e propria vicenda tragicomica. Un nobile capofamiglia, il Rossi, ricevette un avvertimento riguardante l’arrivo nella via del loro nemico giurato, il capofamiglia dei Bianchi. Assetato di vendetta, si appostò con un pugnale affilato all’angolo della strada.
Non appena udì dei passi, si scagliò contro l’ombra misteriosa con il pugnale, ma l’uomo, con una mossa rapida, schivò l’attacco, svelando il volto. Il Rossi, gelato, si rese conto che non era il suo nemico giurato bensì, un suo caro amico. Fissandolo negli occhi, pentito e tremante, si scusò dicendo: “Abbi pazienza…“.
L’amico, gentile e comprensivo, raccolse il pugnale dal suolo, lo restituì al Rossi, e insieme si allontanarono nella notte buia, discutendo amichevolmente su come eliminare in modo più efficace e attento gli odiati Bianchi.
Vicolo dello Scandalo (Firenze)
Il Vicolo dello Scandalo, una strada dal nome strano, fu costruito nella prima metà del XIV secolo su ordine della magistratura fiorentina. L’obiettivo era mitigare la pericolosa situazione derivante dalla vicinanza delle famiglie rivali dei Cerchi e dei Donati. In lotta tra loro, la prossimità delle loro abitazioni suscitava il timore che potessero abbattere i muri durante la notte per colpirsi a vicenda durante la notte. Per evitare tale eventualità, si decise di separare le proprietà con un vicolo, popolarmente denominato dello Scandalo, nell’auspicio di evitare situazioni imbarazzanti e, per l’appunto, che creassero scandalo in città.
Via della Ninna (Firenze)
Sempre a Firenze troviamo un’altra strada dal nome strano; Via della Ninna non è esattamente una strada che crea sonnolenza, ma il sonno in qualche modo c’entra. Questa via prende il nome dalla vicina Chiesa di San Pier Scheraggio, che ospita la famosa Madonna col Bambino di Cimabue. La dolcezza della rappresentazione, in cui la Madonna sembra cullare Gesù come per farlo addormentare, le valse l’affettuoso soprannome di “Madonna della ninna nanna”. Un nome buffo per una via, che fa sorridere grandi e piccini.
Via delle Sedie Volanti (Palermo)
Anche se il suo nome strano può farla sembrare una strada in cui stare attenti ad arredi che vengono gettati dalle finestre, questa via era semplicemente una delle tante “vie dei mestieri” dove sorgevano botteghe specializzate. In questo caso, numerosi artigiani esperti si dedicavano alla creazione di “sedie volanti”, ossia le portantine dei nobili.
Vicolo Brontola (Pistoia)
Il piccolo Vicolo Brontola, prende il proprio nome, secondo la tradizione popolare, dai particolari rumori che si creano quando il vento soffia nel vicolo: l’aria e la corrente producono suoni simili a un “brontolio”. Non vi abita, che noi sappiamo, nessun pistoiese particolarmente burbero!
Calle Amor dei Amici (Venezia)
E dopo una serie di strade con nomi strani, buffi e particolari, ve ne presentiamo una dalla storia più “romantica”. Si narra che un certo Zuane Bareter abitasse nella zona dei Frari, vicino all’amico Battista. Un giorno Zuane, sospettoso di alcune urla provenienti dalla casa dell’amico, entrò nel palazzo e trovò un uomo che stava aggredendo la moglie di Battista. Zuane pugnalò quest’ultimo ferendolo, in difesa dell’onore della moglie dell’amico e di Battista stesso. La via venne da allora rinominata “Calle Amore dei amici”.
Le strade italiane sono disseminate di nomi affascinanti e curiosi che raccontano storie affondando radici nella storia, nella tradizione popolare o in simpatiche leggende locali. Questo affascinante mosaico di toponomastica ci invita a esplorare la nostra penisola con occhi curiosi e una buona dose di umorismo. C’è tanto da scoprire nelle strade di Italia, ognuna con il suo carattere unico e spesso con una storia da raccontare.
Quindi, la prossima volta che viaggiate, prendetevi il tempo per indagare sui nomi delle strade e lasciatevi sorprendere da quanto possano essere istruttivi, divertenti e, a volte, semplicemente strani.