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Con un contributo di denaro e di idee, parte anche dal mondo dell’università il rilancio dell’edilizia civile nelle principali città italiane.
Gli Atenei, infatti, stanno per avere un ruolo da protagonisti in alcuni importanti progetti di riqualificazione, a Torino, Roma e Milano.
Il nuovo piano edilizio del Politecnico a Torino
Sotto la Mole, sta muovendo risorse ingenti uno dei fiori all’occhiello del capoluogo piemontese, il Politecnico, il cui Consiglio d’amministrazione ha varato da pochi giorni un piano edilizio che comprende investimenti per ben mezzo miliardo di euro.
Fondi che derivano da risorse proprie, degli enti locali, della Camera di commercio e per un pezzetto anche dal Pnrr (il piano nazionale per la ripresa e resilienza).
L’ateneo piemontese conta oggi circa 36mila studenti, che ogni anno aumentano. Servono spazi in più, sia come aule, sia come residenze universitarie, che nei prossimi anno verranno realizzati.
Obiettivo: il rilancio di edifici storici a servizio delle Università
Ma il piano era particolarmente atteso in città, perché dovrebbe finalmente trovare una soluzione di rilancio per alcuni edifici storici, che da decenni aspettavano di poter rinascere, dopo numerosi progetti mai andati in porto.
Uno di questi è l’ex Manifattura Tabacchi, nella zona Nord della città, uno stabilimento che addirittura da fine ‘700 ha funzionato per quasi due secoli come fabbrica di produzione di tabacco, sigari e sigarette.
L’attività è cessata nel 1996 e da venticinque anni si cercava una soluzione per recuperare l’area, a eccezione di una porzione che già oggi ospita alcuni uffici dell’Università torinese.
Previa autorizzazione del Governo (visto che sono in ballo i soldi europei del Pnrr), e insieme agli altri soggetti coinvolti (Demanio, Università, enti locali), partirà la progettazione per una residenza universitaria capace di 600 posti letto riservati ai fuori sede, più aule studio e un polo archivistico.
Nel frattempo, nelle vicinanze, dovrebbe anche arrivare la linea 2 della metropolitana torinese.
A Sud della città, invece, ci sono ancora numerosi ex stabilimenti della Fiat Mirafiori inutilizzati, come quelli di corso Settembrini. Ora, su una superficie di oltre 20mila mq, dovrebbe nasce la “Città della manifattura avanzata e della mobilità sostenibile”, in sostanza un polo di ricerca avanzata in cui progettare le automobili del futuro.
E sempre con una vocazione universitaria, quindi aule e spazi di ricerca, dovrebbe finalmente risorgere “Torino Esposizioni”, palazzo disegnato dall’architetto Ettore Sottsass insieme a Pier Luigi Nervi, inaugurato nel 1938 come Palazzo della Moda.
Un palazzo che dagli anni ‘90 aveva perso la sua vocazione fieristica, i cui ampi padiglioni sono stati di volta in volta utilizzati per scopi diversi, tra cui l’hockey su ghiaccio, ma senza una destinazione precisa. E con il degrado che avanzava.
Nuovi progetti di edilizia universitaria a Roma
Scendendo verso la Capitale, non si tratta di finanziamenti ma di ispirazione: studenti e atenei sono chiamati direttamente a proporre idee e progetti per una piano di riqualificazione che ha per oggetto il lungo Tevere, nella zona di Porta Portese (quella cantata da Claudio Baglioni), che oggi ospita ancora un mercato, ma che in buona parte risulta occupata da manufatti degradati.
Si tratta della zona di via Portuense che corre verso Sud, fino ad abbracciare il quartiere Trastevere. Il Comune di Roma, per questa attività, ha deciso di partecipare al nuovo capitolo del bando internazionale Students Reinventing Cities, che fa parte della rete globale di sindaci C40 Reinventing Cities, sorto per promuovere progetti di riqualificazione urbana ispirati alla sostenibilità.
Stando al testo del bando, i proponenti desiderosi di partecipare dovranno proporre progetti utili per:
- riconquistare spazi verdi lungo il fiume, in continuità con la creazione del Parco Fluviale del Tevere;
- promuovere nuovi servizi di prossimità, migliorare l’accessibilità alle sponde e riqualificare gli elementi di carattere storico-ambientale.
- Viene inoltre chiesto di dedicare attenzione alla riconfigurazione di percorsi pedonali e ciclabili.
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Nuovi progetti di edilizia universitaria a Milano
Anche a Milano, nell’ambito dello stesso programma internazionale e con la stessa scadenza, gli studenti sono chiamati a proporre idee per ammodernare un quartiere della zona Sud, il Corvetto.
In modo particolare, il bando richiedere di ripensare (ma non di abbattere) la funzione del vistoso cavalcavia che collega piazza Bologna, piazza Corvetto, fino alla stazione ferroviaria di Rogoredo.
L’obiettivo, recita il bando, “è quello di ripensare l’asse urbano del cavalcavia affinché non costituisca più una barriera, bensì diventi un elemento di connessione tra i principali parchi urbani esistenti, quali il Parco Alessandrini a nord e il Parco Cassinis a sud, e i parchi di futura realizzazione a Santa Giulia e negli scali di Porta Romana e Rogoredo”.