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Il Moulin Rouge è da oltre 130 anni un’icona indiscussa della capitale francese. Con le sue leggendarie serate all’insegna di musica, danza e seduzione, il celebre locale nel cuore di Montmartre ha saputo conquistare il cuore di parigini, francesi e turisti dal 6 ottobre 1889, quando aprì le porte al pubblico.
Perché si chiama Moulin Rouge?
Il nome, che significa letteralmente “Mulino Rosso”, è stato deciso dai due fondatori, Joseph Oller e Charles Zidler, che si ispirarono al Moulin de la Galette, un vecchio mulino a vento che ospitava un ristorante danzante inaugurato nel 1870. Oller e Zidler decisero così di omaggiare il mulino con un modello in scala sovrastante l’ingresso, dipinto di rosso per renderlo ben visibile anche da lontano.
Il Moulin Rouge è uno dei luoghi più fotografati al mondo, superando anche la Tour Eiffel e il Louvre. Un attestato della sua fama e del suo fascino senza tempo.
La Machine du Moulin Rouge
Accanto al celebre cabaret si trova La Machine du Moulin Rouge, un club discoteca nato dalla ristrutturazione del leggendario locale La Locomotive. Ogni fine settimana il club si anima con musica e danze di ogni genere, attirando un pubblico giovane e alla moda.
È il tempio del French Cancan
Chi non conosce il French Cancan? La sensuale danza con le sue vertiginose spaccate e i calci alti è diventata il simbolo indiscusso del Moulin Rouge. Le sue origini sono incerte, ma si pensa derivi dal Quadrille, un ballo ottocentesco. Al Moulin Rouge il Cancan raggiunse l’apice della sua fama, divenendo emblema della Belle Époque e della sensualità parigina.
Ballo da record
Nel 2014, in occasione del 125esimo anniversario, le ballerine del Moulin Rouge hanno stabilito un nuovo record del Guinness World Records per il maggior numero di “demi-grand rond de jambe” (slanci di gamba) simultanei eseguiti in sequenza da una singola linea di ballerine in 30 secondi. Un’impresa non da poco, se si considera che un costume di Cancan può pesare fino a 5 kg.
I nomi degli spettacoli cominciano tutti con la F
Gli spettacoli del Moulin Rouge, chiamati “revues”, sono un vero e proprio viaggio nel mondo dello spettacolo. Una curiosità: dal 1962, anno della prima revue dopo la riapertura, tutti i nomi degli spettacoli iniziano con la “F”, come “Frou-Frou”, “Frisson”, “Féerie”, l’attuale e pluripremiato spettacolo.
Ha ispirato artisti e registi
Il fascino del Moulin Rouge ha conquistato anche il mondo dell’arte e del cinema. Numerosi artisti, tra cui il celebre pittore post-impressionista Henri de Toulouse-Lautrec, hanno ritratto il cabaret e le sue ballerine in opere divenute iconiche. Tra i film ispirati al Moulin Rouge troviamo il musical del 2001 diretto da Baz Luhrmann con Nicole Kidman come protagonista e i classici “Moulin Rouge” del 1941 e del 1952.
Le grandi star
Sul palco del Moulin Rouge si sono esibite le più grandi star del mondo dello spettacolo, da Josephine Baker a Edith Piaf, da Frank Sinatra a Liza Minnelli. Tra le ballerine più celebri ricordiamo La Goulue, Jane Avril e Môme Fromage, vere icone della Belle Époque.
Champagne a fiumi e un teatro sempre pieno
Lo champagne è parte integrante dell’esperienza del Moulin Rouge. Ogni anno vengono stappate circa 360.000 bottiglie, offerte agli spettatori come parte del biglietto o incluse nei menù della cena. Non sorprende che il teatro, che ospita 850 posti a sedere, sia quasi sempre al completo, con oltre 600.000 visitatori ogni anno.
Il primo edificio a Parigi illuminato elettricamente
Il Moulin Rouge vanta un importante primato: fu il primo edificio della “città delle luci” ad essere illuminato con la luce elettrica. Questa novità, all’epoca rivoluzionaria, contribuì al successo immediato del locale, rendendolo ancora più spettacolare.