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Dodici milioni di dollari di finanziamenti per sviluppare un dispositivo capace di assorbire l’anidride carbonica dell’oceano. L’iniziativa dello scorso gennaio è dell’azienda Captura di Los Angeles.
Il progetto
Ad essere utilizzato è un metodo elettrochimico per eliminare CO2, reintroducendola successivamente e utilizzando energia rinnovabile in grado di alimentare il processo.
La quantità in eccesso di anidride carbonica negli oceani è un grande problema perché cambia il pH dell’acqua. Basti pensare che negli ultimi 200 anni l’acidità è aumentata di ben trenta volte.
L’acqua decarbonizzata da Captura diventa utile per l’assorbimento di altra anidride carbonica e il processo si ripete di continuo. I residui catturati possono diventare materia prima per altre aziende, come quelle produttrici di combustibili sintetici.
In corso anche una collaborazione con l’organizzazione no-profit Ocean Visions, e con un professionista del settore, un oceanografo, in modo da riuscire ad assicurarsi che la propria tecnologia sia sicura per gli ecosistemi oceanici.
Gli impianti esistenti
Il meccanismo di Captura può essere utilizzato per i suoi sistemi e le infrastrutture offshore esistenti, come gli impianti di desalinizzazione o le piattaforme petrolifere.
Nell’estate del 2022 è stato installato il suo primo impianto pilota autonomo nell’oceano a Newport Beach, in California.
Qui è stato molto utile il continuo utilizzo dell’acqua, che con il suo flusso ha permesso al gruppo di lavoro di misurare le prestazioni del sistema e di sviluppare ulteriori miglioramenti.
L’obiettivo del 2023 è quello di installare il sistema in una nuova località oceanica.