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La vasca freestanding è un complemento per bagno dallo stile apparentemente moderno, soprattutto grazie ai nuovi design fluidi e ai lineamenti dolci. In realtà, questa tipologia di vasca da bagno risale addirittura al 1700 avanti Cristo, ed è apparsa per la prima volta agli occhi degli archeologi che scavarono tra i resti di Creta, precisamente al Palazzo di Cnosso, uno dei più celebri edifici dell’età del bronzo, legato all’antico mito del labirinto di Minosse.
Ma perché la vasca freestanding torna periodicamente di moda? La risposta è soprattutto nella praticità di questo recipiente indispensabile per l’igiene personale, ma già utilizzata in antichità per trascorrere momenti di relax a mollo.
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Cosa vuol dire vasca freestanding
Nella lingua inglese il termine “freestanding” viene utilizzato in senso pratico e figurato. Tradotto alla lettera significa “a libera installazione”. Ad esempio la Torre di Pisa all’estero è nota come “freestanding bell tower”, ossia un “campanile indipendente”, che non poggia ad altre strutture o edifici, come in questo caso potrebbe essere una chiesa. Lo stesso principio viene applicato per altre definizioni, come appunto quella di vasca freestanding.
Si definisce così proprio perché non poggia ad una parete, non ne è parte integrante come per le comuni vasche. Nel contesto di un arredo moderno è un concetto di vasca che richiama l’antiquariato, ma anche i lineamenti moderni, e soprattutto può essere posizionata al centro del bagno, su una veranda, o comunque in posizione distaccata dal muro.
Il risultato è che il bagno di casa somiglia più a una spa o a un centro benessere. Le vasche più comuni sono in acrilico sanitario, il design dona in bagno un’atmosfera armonica e rilassante. La funzione della vasca richiama i bagni e le terme da relax negli edifici frequentati dalle antiche famiglie aristocratiche.
Come è fatta una vasca freestanding
Esistono diversi modelli e materiali utilizzati per fabbricare questa tipologia di vasche, adattabili allo stile di bagno e di casa desiderato. Sul mercato si può scegliere tra una vasta gamma di materiali. Una vasca freestanding può essere in materiali resistenti, antibatterici e antigraffio, come:
- ceramica;
- acrilico (molto leggero, igienico ed economico);
- solid surface (resina acrilica resistente al tempo, che non ingiallisce);
- con superficie opaca antiscivolo (materiali a base minerale).
Oppure in materiali più tradizionali, adatti ai bagni in case rustiche o più rétro, come:
- ghisa;
- pietra naturale (molto diffuso il travertino, la roccia calcarea e vulcanica, resistente ai raggi UV);
- acciaio smaltato.
Ma anche materiali moderni, facili da modellare, meno costosi, altamente resistenti, come:
- vetroresina;
- resine atossiche e antibatteriche;
- marmoresina (adatto a conservare il calore dell’acqua).
La vasca freestanding ha stimolato la creatività dei designer, tanto che alcuni modelli sono dei marchi registrati, e può essere di varie forme e colori:
- sinuose e ovali, dai lineamenti armonici ed ellittici;
- a tazza;
- rettangolari;
- monolitici, come un blocco di pietra al centro del bagno;
- colori naturali;
- lucide o dall’effetto opaco (in genere più costose ed elaborate).
I vantaggi della vasca freestanding
Queste vasche hanno tanti motivi per essere scelte. La vasca a libera installazione:
- è facile da installare (ci sono molti modelli standard, con accorgimenti che la rendono facilmente collegabile all’impianto idrico, come quelli sagomati);
- non richiede sempre il rifacimento del pavimento (alcune possono poggiare su apposite pedane)
- è acquistabile in tanti colori, forme, modelli, dimensioni e materiali, tutti adattabili alle varie esigenze e all’estetica della casa;
- dà armonia al bagno di casa, che somiglia a uno spazio di relax e benessere;
- si possono posizionare ovunque, anche con vista panoramica dalla finestra o sulla veranda.