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La grandezza della tecnologia sta nel suo essere “umana”. Si parla infatti di tecnologie umane, perché dietro un hard disk si nasconde il genio dell’umanità.
Magari le idee sono state concepite tra una gomma di scorta, grasso per auto e un caotico piano da lavoro al riparo di un garage. È accaduto anche ai grandi inventori come Steve Jobs, la cui origine delle sue opere e dei manufatti di alta tecnologia è oggi ripercorribile in California.
Negli ultimi anni, si sono diffusi sempre più i viaggi fra i quartieri generali delle grandi aziende informatiche nella Silicon Valley. Una sorta di turismo tecnologico che trova sempre più seguaci.
Dal virtuale al reale, è possibile oggi percorrere, on the road, il sogno dell’America tecnologica, cominciando proprio dalla Silicon Valley.
La Silicon Valley: cosa vedere
Questa è l’area industriale della California, in passato nota come Santa Clara Valley, specializzata nella progettazione e nella produzione di microcircuiti in silicio (dall’inglese silicon, da qui il nome della zona).
Nel 1969, la Stanford University, fondata a Palo Alto nel 1891, ha partecipato al progetto ARPANET (precursore di internet), sancendo la vocazione informatica di questa vallata di contee.
Nella “Valle del silicio” è possibile visitare i centri più importanti dell’high tech nel mondo. Percorrendo una linea quasi retta, è possibile:
- Fotografare il logo della storica azienda Apple a Cupertino; fabbrica che dall’alto appare come un grande cerchio magico.
- Addentrarsi nel gigantesco Apple Park, una struttura architettonica in stile neo-futuristico con 6mila alberi, l’Auditorium Steve Jobs Theater dove Apple presenta le ultime uscite, il Campus, 7 caffè, e il Centro visite aperto al pubblico. Tutto interamente funzionante con energie rinnovabili.
- Visitare il Google Mountain View (Googleplex), enorme complesso di 60 edifici) al 1600 Amphitheater Parkway, Mountain View (anche qui, con spazi dedicati alle visite del pubblico).
- Entrare nello store Ebay a San Jose.
Passando di lì, gli amanti delle serie tv potranno scattare la foto di rito davanti al logo ufficiale di Netflix nella città di Los Gatos.
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Il Computer History Museum: dove si trova
A due passi dal Googleplex, bisognerà trovare il tempo per visitare l’officina del futuro, quella delle auto autonome, senza conducente.
Questo è uno dei musei più forniti al mondo e adatto per chi volesse esplorare la storia dell’informatica, dal passato al domani.
La Stanford University, cosa vedere
Edificio di fine Ottocento, è sede della prestigiosa sede universitaria dove Steve Jobs tenne il celeberrimo discorso ai laureati.
Il campus è visitabile con una guida al costo di 4 dollari e prenotandosi sul sito ufficiale.
La vista panoramica dalla Hoover Tower Observation Platform è tappa obbligatoria. Ma anche la chiesa col memoriale e il museo delle arti sono attrazioni notevoli.
The Tech Museum of Innovation
Consigliato ai bambini, include anche un cinema dedicato alle pellicole originali di Hollywood.
È un complesso dalle forme bizzarre adibito a centro scientifico e tecnologico con pratiche, laboratori, sfide di progettazione e tante altre curiosità.
Dove sono nate le idee nella Silicon Valley
Naturalmente, nei garage dei grandi inventori, come Steve Jobs, Bill Hewlett e David Packard.
Il viaggio “tecnologico” potrebbe concludersi proprio qui, sul desk caotico di un garage (nella Hewlett Packard House and Garage) o davanti alla facciata della dimora del genio della “mela” (nella Steve Jobs Garage), casa in stile americano con giardino, il grande portellone che chiude il posto auto e la tradizionale cassetta della posta all’ingresso dove Steve un giorno ricevette la copia del giornale con la sua fotografia stampata in copertina.
*Immagine in alto – Credits to Ceotech.it