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Città dopo città, fascia climatica dopo fascia climatica, tutta Italia accende il riscaldamento in casa e si prepara ad affrontare l’inverno. Le bollette, però, fanno paura: il caro energia – complice la guerra in Medioriente – e il profilarsi all’orizzonte della fine del mercato tutelato – anche se, al momento, sembra essere stata rimandata di almeno 6 mesi – spaventano i consumatori, che faticano ad accendere i termosifoni con serenità. In soccorso arriva ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, che ha diffuso alcuni suggerimenti su come risparmiare sul riscaldamento.
Come risparmiare sul riscaldamento secondo ENEA
Ecco il decalogo completo:
Installare sistemi di monitoraggio e controllo
Enea suggerisce l’utilizzo di contatori intelligenti per monitorare accuratamente i consumi energetici e acquisire maggiore consapevolezza delle proprie abitudini energetiche.
Eseguire la manutenzione degli impianti
Un impianto di riscaldamento non efficiente consuma più di uno che è stato controllato e ripulito per eliminare le eventuali incrostazioni di calcare. Senza considerare che chi non esegue la manutenzione regolare degli impianti è passibile di una multa a partire da 500 euro.
Controllare la temperatura degli ambienti
Mantenere la casa a una temperatura troppo elevata è dannoso per la salute, ma anche per la bolletta. Enea consiglia di impostare i termosifoni o gli altri impianti di riscaldamento a una temperatura di 19°C, sufficienti a garantire benessere e risparmio. Per ogni grado in meno si risparmia fino al 10% sui consumi.
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Fare attenzione alle ore di accensione
Le regole sul riscaldamento non sono uniformi in tutta Italia: il Paese è suddiviso in 6 fasce climatiche, a seconda delle temperature – più o meno rigide – che si raggiungono in quell’area durante l’inverno. L’arco alpino, per esempio, non ha limitazioni e può scegliere in autonomia quando accendere i termosifoni, mentre a Lampedusa, Linosa e Porto Empedocle i caloriferi entreranno in funzione solo a dicembre e solo per 5 ore al giorno. Quindi, è fondamentale controllare le date e le ore massime di accensione in base alla fascia climatica. Secondo ENEA, per ogni ora in meno di riscaldamento si risparmia circa il 15% del combustibile.
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Schermare le finestre durante la notte
Di notte, tenere le tapparelle o le persiane chiuse riduce la dispersione di calore verso l’esterno dell’abitazione. Anche tenere le tende chiuse, soprattutto se pesanti, può aiutare.
Non coprire i radiatori
A proposito di tende, tenerle davanti ai termosifoni limita la quantità di calore che questi rilasciano nella stanza. Lo stesso vale per mobili o altri ostacoli. Al contrario, per aumentare l’efficienza dei caloriferi si possono inserire dei fogli di carta stagnola tra i radiatori e il muro.
Non lasciare le finestre aperte troppo a lungo
Arieggiare gli ambienti domestici è fondamentale per la salute, soprattutto durante la stagione influenzale (come ci ha raccontato in un’intervista il virologo Fabrizio Pregliasco), ma attenzione: lasciare le finestre aperte troppo a lungo comporta un’inutile dispersione di calore. Per “cambiare l’aria” di una stanza sono sufficienti pochi minuti.
Fare un check-up dell’abitazione
Non basta controllare l’impianto di riscaldamento, bisogna assicurarsi che tutta la casa sia pronta all’inverno. Consulta un esperto per verificare l’isolamento di pareti, porte e finestre e risparmiare fino al 40% dell’energia.
Installare valvole termostatiche
Queste valvole (obbligatorie nei condomini) consentono di ridurre i consumi fino al 20%.
Scegliere soluzioni di ultima generazione
Infine, per risparmiare sulla bolletta (ma anche per aiutare l’ambiente) è fondamentale scegliere impianti di riscaldamento all’avanguardia, per esempio sostituendo soluzioni ormai vecchie con più moderne pompe di calore, cronotermostati e regolatori elettronici a distanza.