Indice dei contenuti
Una villa che guarda al futuro senza perdere il contatto con la natura. È questo il concept della Apple Tree House, un rifugio familiare modernista nel cuore di una fitta foresta boreale della regione Lanaudière, in Quebec, Canada.
Come nasce “la casa del melo”
Apple Tree House nasce degli architetti dello studio canadese ACDF Architecture. Gli esperti Maxime-Alexis Frappier, Joan Renaud e Etienne Laplante Courchesne hanno progetto questa dimora raccogliendo la sfida dei committenti, ossia creare un’oasi di quiete e solitudine.
Non un rifugio dove contemplare la natura, ma una casa moderna e sostenibile connessa con la natura. Uno spazio moderno dove i confini tra interno ed esterno (la foresta) si dissolvono.
Le fondamenta come radici
È così che la natura entra all’interno, nello spazio e negli ambienti di questa dimora dalle fondamenta che metaforicamente rievocano le radici profonde dei veri protagonisti della foresta: gli alberi di mele.
Un melo rappresenta il nucleo centrale della villa, intorno a cui è stato sviluppato l’intero progetto architettonico, e si trova in un giardino interno ricavato proprio al centro della struttura lastricata di ampie vetrate per abbattere il confine tra natura e disegno umano. Persino la coltre di neve può annullare i confini.
Leggi Anche: UNA CASA DA SOGNO A PARIGI, ECCO DOVE SI TROVA E COME È FATTA
Il “Focus” sospeso
Attorno all’albero di famiglia si sviluppano tre singole scatole di legno; ambienti progettati per ciascuno scopo. Uno spazio trasparente ospita il living formato da soggiorno e cucina aperta, dove la famiglia può riunirsi intorno al camino sospeso, il Focus caldo da cui osservare la vista sul bosco che circonda la casa.
I restanti blocchi a scatola sono dedicati al garage con area di servizio, camere da letto e bagno dei figli del cliente che ha commissionato la casa e la suite padronale dotata di camera da letto, un salotto privato e un bagno.
Molto fluidi e quasi invisibili gli arredi da bagno sospesi firmati Lambert e Fils.
Un nuovo concetto di privacy
Nonostante le limpidezze e l’interconnessione tra interno ed esterno, la privacy tra i vari ambienti è incredibilmente garantita. “La casa – spiega Maxime-Alexis Frappier, socio e cofondatore di ACDF – è progettata per essere connessa, e gli sguardi in ogni direzione offrono viste attraverso le aperture verso altri spazi. Le scatole sono state progettate per rispettare la necessità di privacy e le loro collocazioni murarie sono intenzionali nell’offrire solitudine”.
*Immagine di copertina – Credits to: archdaily.com