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Erano gli anni ’70, l’era delle minigonne e dei figli dei fiori. Della guerra in Vietnam e della scoperta della libertà, unite a estrema fantasia e creatività. Una fantasia a cui ha partecipato anche il mondo del design.
Il design degli anni Settanta
Gli anni ’70 sono l’album “The dark side of the moon” dei Pink Floyd, che quest’anno festeggerà 50 anni. Sono la morte di Janis Joplin e di Jim Morrison. Nel 1971 morì anche uno dei grandi geni del design, Joe Colombo. Un artista che unì musica e immagini, colori e fantasia.
Lo stile di quegli anni
C’è, per esempio, la lampada Minitopo di Stilnovo (1970), che è uno degli ultimi lavori di Joe Colombo, da sempre affascinato dal mondo automobilistico.
Da qui, la presenza di alcune suggestioni, come le fessure sulla calotta che ricordano le prese d’aria delle auto sportive anni Sessanta.
Anche il denim fu un simbolo di quegli anni, simbolo della ribellione giovanile degli anni ’50 e della controcultura degli anni ’70, e lo ritroviamo nel design del divano Soriana. Si tratta di un’edizione limitata, che unisce l’ondata di ribellione e creatività a uno stile classico, ma informale.
Nel 1972, B&B Italia presentò al mondo Le Bambole, una collezione di imbottiti rivoluzionari disegnati da Mario Bellini. Oliviero Toscani decise di realizzare un servizio, che fotografava Donna Jordan, una modella conosciuta alla Factory di Andy Warhol.
Le immagini vennero svelate per la prima volta nei corridoi del Salone del Mobile del 1972 e subito censurate.
C’erano poi creazioni che ricordavano il mito del sogno americano, come per esempio la confortevole poltrona a forma di gigantesco guanto da baseball, montata su ruote invisibili di De Pas, D’Urbino, e Lomazi per il Centro Studi Poltronova.
Un omaggio al mitico campione del baseball americano Joe DiMaggio.
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Il senso di ribellione degli anni Settanta
Gli anni Settanta hanno rappresentato una vera e propria rivoluzione da tutti i punti di vista, anche artistico e culturale.
Quaderna è nata proprio nel 1970. Ideata dal Superstudio di Firenze (fondato da Adolfo Natalini e Cristiano Toraldo di Francia nel ’66), fu messa in produzione nel 1972 da Zanotta che tutt’oggi l’ha in catalogo.
Nacque in quel periodo il “radical design”, movimento molto attivo nell’area fiorentina di contestazione allo stato del design alla fine degli anni ’60.