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Trapunte imbottite, avvolgenti coperte in cachemire che regalano un effetto coccola, calde lenzuola di flanella (molto resistenti) e piumini imbottiti: con le ondate di gelo tipiche di febbraio, anche la camera da letto cambia il suo guardaroba e si veste più pesante del solito o a strati, proprio come si fa con l’abbigliamento nelle giornate più fredde.
Ecco qualche consiglio per scegliere la biancheria da letto.
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Il coprimaterasso
Parlando di abbigliamento per il letto, il primo elemento da considerare è il coprimaterasso, fondamentale perché prolunga la vita del materasso e contribuisce a migliorare la qualità del riposo offrendo un ulteriore strato di morbidezza o di sostegno (in base al materiale).
Non si cambia con la stagione e non c’è un modello migliore dell’altro a priori, ma va scelto in base alle proprie esigenze: si va da quelli in cotone a quelli in memory foam, da quelli impermeabili a quelli con trattamenti antimicrobici e antiodore per chi soffre di allergie o asma.
Attenzione alla pulizia, spesso sottovalutata: a differenza del materasso, che basta pulire due volte l’anno, il coprimaterasso andrebbe infatti lavato una volta al mese.
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Le lenzuola
Le lenzuola più apprezzate quando le temperature sono particolarmente rigide sono quelle realizzate in flanella, un tessuto morbido e confortevole formato da filato cardato in cotone (o in lana).
Con la loro superficie “pelosa” e uniforme, le lenzuola in flanella riescono a offrire un adeguato isolamento termico.
Inoltre, sono anche più resistenti all’usura e agli strappi rispetto alle comuni lenzuola di cotone (comunque sempre morbide e piacevoli sulla pelle e adatte a ogni stagione).
Trapunta e piumino
Per l’ultimo strato del letto la scelta è tra trapunta e piumino.
La prima è una coperta formata da uno strato di imbottitura cucito tra un tessuto esterno e una fodera interna, chiamata anche interfodera antipiuma: è un grande classico dell’inverno, offre versatilità in termini di peso e calore e si usa con le lenzuola.
Invece, nel piumone (che si può usare anche senza lenzuola come tipico della tradizione nordica da cui proviene), l’imbottitura (che può essere di vari tipi) solitamente è tra due strati esterni di cotone.
In ogni caso durante la scelta va fatta attenzione sia al tipo di imbottitura che alla grammature e al punto calore, che indica la capacità di riscaldare e viene riportato su una scala da 1 (ideale per la stagione estiva) a 5 (con soluzioni ideali per un clima rigido).
La coperta in lana
La lana è senza dubbio il tessuto naturale simbolo della stagione invernale, uno dei più versatili, antichi e apprezzati a ogni latitudine grazie alle sue fibre capaci di:
- tenere al caldo;
- assorbire l’umidità;
- contrastare la proliferazione di batteri.
Motivo per cui è consigliato avere in casa almeno una coperta in lana per aggiungere un ulteriore strato di calore al letto in caso di giornate e notti estremamente fredde.