Indice dei contenuti
Se un debitore risultasse insolvente, anche solo parzialmente, verrebbe inserito nella lista dei cattivi pagatori del CRIF (Centrale Rischi di Intermediazione Finanziaria).
Questo, oltre al rischio di pignoramento, comporterebbe anche una serie di difficoltà future: il debitore, infatti, incontrerà ostacoli anche solo per aprire un nuovo conto corrente, richiedere una carta di credito o un libretto degli assegni, rischiando di subire ripercussioni di diversa natura anche su stipendio e pensione.
Cosa accade se il debitore insolvente vive in affitto?
Se un ente creditore si trova difronte a un debitore insolvente che vive in affitto su cosa si può rivalere?
Esistono diversi tipi di pignoramento e quello immobiliare è applicabile solo nel caso in cui il debitore abbia intestati case o terreni.
Questo è uno dei motivi per cui spesso i debitori si liberano delle proprietà a loro nome prima che arrivino le richieste ufficiali del creditore.
Quindi, nel caso in cui il debitore non abbia delle proprietà a lui intestate e viva in affitto, si applicherebbe il pignoramento mobiliare.
Questo prevede l’espropriazione di beni di diversa natura quali: denaro contante, oggetti di valore (come pezzi d’antiquariato o di marca), titoli di credito e mobili di pregiata fattura.
Se il valore ottenuto dalla vendita dei beni confiscati è sufficiente a saldare il debito, non si potranno pignorare:
- strumenti propedeutici allo svolgimento del lavoro o del mestiere compiuto dal debitore;
- oggetti necessari alla sua sussistenza.
Se il ricavato della messa all’asta non risultasse sufficiente a coprire tutto il debito, allora strumenti di lavoro e beni di sussistenza potranno essere presi in considerazione come pignorabili.
Leggi anche: PIGNORAMENTO DELLA PRIMA CASA: QUANDO LA BANCA PUÒ FARLO?
Cosa succede in caso di regime di comunione?
Secondo l’ordinanza n. 20845 del 21 luglio della Corte di Cassazione, se il debitore insolvente vive in regime di comunione con il coniuge, si possono pignorare o espropriare anche i beni in comproprietà.
Se l’altro coniuge è un buon pagatore?
Per lo stato è ininfluente, nel caso in cui andasse pignorata la casa, anche se di entrambi, questa verrebbe espropriata e venduta all’asta per intero.