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Cambiare il pavimento a volte comporta scelte strutturali e lavori edilizi impegnativi per la casa. Non è quasi mai una decisione semplice da prendere, spesso necessaria per installare un impianto di riscaldamento a pavimento, o per sistemare rotture e cedimenti.
Le soluzioni per ristrutturare il pavimento senza spendere troppo dipendono dai materiali, dalla posa, dall’usura del tempo e dall’obiettivo che si vuole raggiungere nel tempo. Il costo di un pavimento nuovo dipende dai materiali e dal tipo di intervento. La bioedilizia sta proponendo soluzioni sempre più efficaci e meno impattanti sulla tasca e sull’ambiente. Vediamo come cambiarlo in modo economico.
Quanto costa cambiare un pavimento?
Prima di cambiare il pavimento, bisognerebbe valutare eventuali vincoli tecnici, e il budget economico a nostra disposizione. È necessario per ottimizzare al meglio i costi, e ottenere il miglior risultato possibile, o più in linea con i propri bisogni.
In media, il costo per la sola posa dei pavimenti varia dai 900 euro per un monolocale di 30/40 metri quadrati, agli oltre 2000 euro per una casa di 80/90 metri. Nel computo delle spese bisogna poi inserire il costo dei materiali, la soluzione adottata. Dobbiamo sostituirlo o sovrapporre il vecchio, con quello nuovo? Bisogna rifare il massetto? La casa è vecchia e ci sono infiltrazioni? Da queste, e altre risposte, dipenderà la scelta della soluzione.
Qual è il pavimento che costa di meno?
Tra le varie soluzioni per cambiare il pavimento in modo economico, vengono consigliati alcuni materiali per la posa e la sostituzione, in particolare:
- laminato;
- ceramica;
- grès porcellanato;
- linoleum e materiali naturali;
- PVC.
Questi materiali possono garantire un buon equilibrio nel rapporto tra qualità, resistenza nel tempo e prezzo più accessibile.
I costi medi variano, e possono essere così sintetizzati.
Laminato
Il laminato è vantaggioso perché è formato di pannelli multistrato, e può essere decorato e rifinito con vari materiali. Si adatta all’estetica della casa, grazie ai vari effetti e stili di finitura. Può essere posato sul vecchio pavimento o incollato ex novo. La posa è semplice e non richiede stravolgimenti o grandi opere di ristrutturazione.
Costo medio: 15/40 euro.
PVC
Il materiale cloruro di polivinile termoplastico è il più economico, con una durata media di 30 anni. Molto resistente ai graffi e alle intemperie, è perfetto dove c’è concentrazione di passi e di movimenti. È una delle migliori soluzioni come isolante acustico e antiscivolo. La produzione industriale garantisce molti stili, colori, modelli, materiali pregiati, perciò si adatta ai bisogni estetici e pratici. Non a caso è tra i pavimenti più diffusi nelle fabbriche e negli uffici. È molto sensibile ai trattamenti detergenti, e ha sicuramente dei pro, ma anche diversi contro.
Costo medio: 20 euro al metro quadro.
Piastrelle in grès porcellanato
È compatto, resistente e poco poroso. Possono essere a incastro, sottili, o a posa tradizionale. In alcune circostanze non serve rompere tutto il vecchio pavimento. Sono ottimi materiali per le aree di passaggio e per le stanze molto vissute, come la cucina e il soggiorno.
Costo medio: 15-65 euro al metro quadro.
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Parquet
È tra le soluzioni meno economiche, ma non la più costosa. Sicuramente ha il vantaggio della resistenza, ed è molto pratico e confortevole, ma andrebbe trattato con molta cura (da evitare detergenti aggressivi e corrosivi). Più semplice da installare, anche per pavimenti riscaldati, è quello laminato.
Costo: fino a 100 euro al metro quadrato.
Linoleum e materiali naturali
È una delle meno costose soluzioni naturali ed eco-compatibili, perché prodotto da resine, olio di lino, juta, farine di legno. Sono tutti materiali riciclabili, molto resistenti, a impatto ambientale zero. È la scelta con il miglior rapporto qualità/prezzo/rispetto per l’ambiente. Deve essere trattato con cura. Per una casa green del futuro è il miglior rivestimento e investimento.
La bioedilizia ha aperto altre strade, sempre più sostenibili, come quella delle fibre naturali, bambù, noce di cocco, sisal e alghe.
Costo medio: 80 euro al metro quadro.
Come cambiare il pavimento senza demolire
Alcune delle soluzioni illustrate sono adatte a lavori di sovrapposizione sul vecchio pavimento, senza demolizione. Sicuramente è la scelta meno impegnativa ma che dipende dal contesto e dalla casa. Il consiglio è quello di consultare dei professionisti del settore, prima di sostituire il pavimento senza rimuovere il vecchio rivestimento. L’occhio attento dell’esperto valuterà se il fondo è integro o usurato, se il massetto non risente di eventuali infiltrazioni e danni.