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Le porte del mercato libero dell’energia si aprono definitivamente agli italiani. La liberalizzazione porterà a una maggiore offerta da parte dei fornitori di luce e gas.
Questo passaggio definitivo, in realtà, è già avvenuto nel 2023, e ha riguardato alcune particolari categorie di utenti, ossia i condòmini e i titolari delle microimprese.
Per le bollette in condominio, il mercato tutelato delle energie è già finito, ed è interessante capire come sta funzionando.
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Mercato tutelato: quando finirà per i condomini?
Il percorso verso la liberalizzazione del mercato energetico è stato avviato 25 anni fa. Il passaggio è stato graduale e faticoso, ma dal 2024 l’Italia è obbligata a rispettare gli accordi siglati con l’Unione Europea, ponendo fine al mercato tutelato, con prezzi fissati dallo Stato.
L’obbligo riguarda tutti gli italiani non appartenenti alle categorie “vulnerabili”, ma il mercato libero di luce e gas ha già superato la prova dei fatti nel 2023, poiché è diventato obbligatorio per alcune fasce della popolazione, in particolare i residenti in condominio.
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Per i condomini, infatti, il mercato di maggior tutela è finito il 1° aprile 2023. Cosa è cambiato? Come funzionano le bollette in condominio?
È interessante scoprirlo, anche per capire come orientarsi meglio in un regime fortemente concorrenziale, ricco di opportunità, ma anche di insidie per fortuna monitorate dai meccanismi di tutela dei consumatori.
Come funzionano le bollette in condominio col mercato libero
Le bollette di luce e gas in condominio si pagano, in genere, per le parti comuni, quegli spazi utilizzati da tutti i condomini, ad esempio:
- scale;
- cantine;
- ingresso;
- ascensori;
- giardini;
- porticati;
- vialetti.
Come accennato, gli utenti condominiali sono già in regime di forniture del mercato libero e concorrenziale dal 2023.
In genere è l’amministratore condominiale, o chi assume il ruolo tra i condòmini, a ripartire le spese delle utenze, in base alle tabelle millesimali o secondo altri accordi votati a maggioranza in assemblea.
Chi sceglie il contratto della luce in condominio?
Nel mercato libero di luce e gas, la scelta dei fornitori è di competenza dell’amministratore condominiale, che deve presentare le varie offerte in assemblea. La scelta può essere votata in assemblea anche su suggerimento e proposta di uno, o più condomini.
Per gli amministratori condominiali è una responsabilità ulteriore cercare l’accordo in assemblea, proponendo soluzioni che siano più vantaggiose per tutti e garantendo l’economicità della spesa.
A differenza del privato di casa, in questo contesto è un po’ come gestire una piccola impresa. Gli esperti suggeriscono di valutare attentamente clausole, pacchetti che includano servizi di assistenza e manutenzione, ascoltare più opinioni, prevedere cambiamenti e sostituzione di impianti in vista di un maggiore efficientamento energetico dello stabile condominiale.
Il mercato libero in condominio è un’opportunità per perseguire la strada della transizione energetica, con il vantaggio che riguarda il bene comune, quindi tutti i vicini di casa. Potrebbe essere, dunque, un primo passo verso la comunità energetica in condominio.
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