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Il pavimento alla veneziana è un pavimento dalle origini molto antiche. Nato nella Venezia rinascimentale non ha mai smesso di essere in voga e di trovare applicazione, in particolare modo in ambienti eleganti e raffinati. Detto anche terrazzo o seminato, rende per l’appunto perfettamente l’idea di un campo sul quale vengono cosparsi semi preziosi.
Su una sorta di malta cementizia più o meno uniforme trovano posto piccoli frammenti di marmo, coccio e vetro che danno vita a inserti colorati e luminosi.
La pavimentazione alla veneziana può essere caratterizzata anche dalla presenza di decorazioni geometriche o raffiguranti motivi vegetali, stemmi araldici e così via.
Come viene realizzato un pavimento alla veneziana: una tecnica antica
Ma come viene realizzato un pavimento alla veneziana? La tecnica di realizzazione è antica e si è tramandata dall’epoca rinascimentale sino ai giorni nostri pressoché invariata. Scopriamo le diverse fasi.
Il fondo e i piani preparatori
Prima di iniziare è bene accertarsi che il fondo su cui poggerà il pavimento sia piano e omogeneo. Verificato questo si può procedere stendendo i tre piani preparatori. I primi due piani sono uguali fra loro, formati da diversi materiali tra cui il cocciopesto e il pietrisco.
I piani devono essere pressati, livellati e lasciati riposare per qualche giorno. Espletata questa prima fase si può procedere alla stesura dell’ultimo strato preparatorio, all’interno del quale si trova il grassello di calce e all’occorrenza alcuni pigmenti.
Il disegno
Se si sceglie di realizzare un vero pavimento alla veneziana questo è il momento di realizzare il disegno. Il motivo può essere creato usando stampi in legno, fili di piombo oppure il carboncino. Si procede stendendo una speciale pasta che tiene uniti i vari elementi usati per la decorazione come cubetti di marmo, graniglie, vetri, dopo di che si procede con la realizzazione del motivo. È possibile anche non dare vita a dei decori precisi: in questo caso si avrà un semplice seminato alla veneziana.
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Lisciatura
Il passo successivo prevede la stuccatura delle fessure rimaste aperte. Questa operazione viene svolta grazie a rulli e strumenti utili a rendere la pavimentazione liscia e compatta, segue il momento dell’asciugatura. I tempi di asciugatura sono piuttosto lunghi e possono protrarsi anche per alcune settimane, una volta che il pavimento sarà asciutto si potrà passare alla lucidatura.
Le lucidature
Ci sono due fasi di lucidatura: la prima con con olio di lino cotto e la seconda realizzata con il piombo oppure con la cera. Si tratta di un lavoro lungo, che richiede tempo e attenzione, ma il risultato finale è sempre di grande effetto, sicuramente adatto ad ambienti classici ma, se ben bilanciato e abbinato, anche ad ambienti moderni.
*Immagine di copertina – Credits to: marmarox.it