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L’economia cinese è cresciuta del 2,9% su base annua nel quarto trimestre del 2022, rallentando da una crescita del 3,9% nel trimestre precedente, ma superando le previsioni di un +1,8%.
Pur crescendo nell’arco dell’anno del 3,0%, l’economia cinese ha fallito l’obiettivo ufficiale di circa il 5,5% del governo, segnando il secondo ritmo più lento dal 1976.
Una possibile causa è la strategia zero-Covid di Pechino che ha portato a lunghissimi lockdown, interrotta solo recentemente grazie alle proteste popolari.
Questa situazione, sommata alle aspettative che la Federal Reserve alzerà i tassi di interesse probabilmente nel mese di febbraio, fanno rimanere cauti gli investitori anche a causa del deterioramento delle prospettive di crescita, con il World Economic Forum, la Banca mondiale e le principali società statunitensi che hanno lanciato l’allarme su una potenziale recessione quest’anno.
Il crollo del settore immobiliare in Cina
Secondo i dati ufficiali, i prezzi di vendita delle case in Cina sono crollati del 28,3% nel 2022 rispetto all’anno precedente e tale calo sottolinea l’entità del danno ad un settore chiave della seconda economia più grande al mondo.
In dettaglio, gli investimenti immobiliari sono diminuiti del 10% nel 2022 sul 2021 rispetto a un calo del 9,8% su base annua nel periodo gennaio-novembre.
Le nuove costruzioni avviate dai gruppi immobiliari sono crollate del 39,4% nel 2022, rispetto a un calo del 38,9% nei primi 11 mesi.
Il mattone si è quasi dimezzato, quindi, un settore che incide per il 28% del Pil della Cina.
La diminuzione delle vendite al dettaglio è minore del previsto
Il commercio al dettaglio cinese è diminuito dell’1,8% su base annua a dicembre 2022, un calo inferiore al 5,9% del mese precedente e migliore delle aspettative del mercato di un -8,6%.
Questo è stato il terzo mese consecutivo di flessione, dal momento che i consumi sono peggiorati a causa dell’impatto di una nuova ondata di infezioni da Covid.
Considerando l’intero anno 2022, le vendite al dettaglio sono calate dello 0,2%.
Si registra una flessione delle vendite in flessione per quasi tutte le categorie come cosmesi, abbigliamento, mobili, elettrodomestici, prodotti petroliferi, apparecchiature per le comunicazioni e beni di prima necessità.
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La produzione industriale cresce ai minimi degli ultimi 7 mesi
La produzione industriale cinese è aumentata dell’1,3% su base annua a dicembre 2022, oltre le stime di mercato di un +0,2%, ma in netto rallentamento rispetto alla crescita del 2,2% nel mese precedente.
È stata la crescita più debole da maggio, tra l’aumento delle infezioni da Covid, i lockdown e la flessione nel settore immobiliare.
Rischio recessione?
Gli esperti che si sono incontrati al World Economic Forum hanno avvertito che quest’anno è probabile una recessione globale.
Il 73% degli economisti ha previsto un calo della crescita globale nei prossimi 12 mesi, mentre due su cinque hanno persino espresso la preoccupazione che le loro società potrebbero non esserci fra 10 anni.