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Il crowdfunding immobiliare è un fenomeno relativamente nuovo, che tramite piattaforme digitali permette raccolte fondi allo scopo di mettere insieme capitali e investirli nel settore Real Estate: nel pratico, un singolo investitore può scegliere di impegnarsi anche solo per piccole somme, nell’ordine anche di 250 euro, per limitare il rischio. Vediamo di che cosa si tratta.
Crowdfunding immobiliare: investire nel mattore con 250 euro
Il real estate equity crowdfunding è un sistema che permette di rilevare le quote di una società/di un progetto immobiliare oppure di agire da finanziatori mediante prestito. Prevede una quota di partecipazione contenuta: esistono piattaforme, anche in Italia, che offrono la possibilità di investire anche solo cifre comprese tra 250 e 500 euro.
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Come funziona il crowdfunding immobiliare
Una volta registrati su tali piattaforme, si accede alla sezione in cui sono elencati tutti i progetti al momento in fase di finanziamento con il relativo investimento minimo richiesto dal proponente; tra gli altri dati disponibile anche l’obiettivo finale di raccolta, la durata del finanziamento e il tasso di interesse riconosciuto a chi sceglie di aderire. Alla scadenza del contratto l’investitore riceverà nel suo portafoglio il rendimento generato.
Il ruolo della piattaforma, quindi, è fondamentale: questa seleziona i progetti da finanziare, analizza le società proponenti (dal management ai business plan) al fine di ridurre rischi per gli investitori. Inoltre la piattaforma si occupa di gestire tutta la parte amministrativa: il puntuale pagamento degli interessi, la restituzione del capitale nei tempi e nei modi previsti, la gestione di eventuali ritardi nei pagamenti. Un esempio di queste piattaforme è Recrowd, sviluppata da esperti del settore tenendo conto del mercato.