Indice dei contenuti
Più 900 per cento! È questa la percentuale da record segnata dal verde pubblico adottato e curato da privati nella città di Milano.
L’iniziativa, nata circa dieci anni fa, ha visto crescere fortemente gli accordi tra pubblico e privato, tanto che questi sono passati dai 50 dei primi tempi ai 504 di oggi, per un totale di 288.290 metri quadrati di aree verdi.
“Cura e adotta il verde pubblico”
“Cura e adotta il verde pubblico” è il nome scelto dal comune di Milano per l’iniziativa che mira a coinvolgere i privati nel mantenimento delle aree verdi. Come riportato sul sito di Palazzo Marino “chiunque può diventare sponsor del verde cittadino” e adottare un’area verde del Comune di Milano, ma non solo, sempre sul sito si spiega che è possibile anche prendersi cura di arredi e attrezzature, degli spazi destinati a verde pubblico antistanti a negozi, condomini e locali pubblici.
L’iniziativa è rivolta a tutti: soggetti pubblici o privati, singoli cittadini, associazioni, condomini, enti, università, scuole, società, banche, negozi, bar, chioschi, studi professionali… tutti possono candidarsi e prendere in carico in un’area verde della città.
Cittadini in prima linea
Accanto alle grandi aziende non mancano esempi nei quali i condomini di un determinato palazzo hanno scelto di unire le forze e prendersi cura del verde adiacente la loro casa.
È accaduto per esempio in via Washington, così come in viale Abruzzi, dove alcuni residenti non si sono limitati alla manutenzione dell’area, ma hanno anche comprato e piantato nuove piante.
Leggi Anche: COME COSTRUIRE UNA CASA SOSTENIBILE IN MODO ECONOMICO?
“Effetto farfalla” e la scelta delle piante più adatte
Le iniziative non sono finite. Tra le proposte del Comune per la cura del verde troviamo anche “Effetto farfalla”, che invita a creare un habitat adatto a ospitare alcuni dei principali “inquilini” del verde pubblico, le farfalle.
Tra le piante suggerite da piantare per accogliere questi delicati insetti dalle ali variopinte sono indicate le erbacee perenni (Achillea, Alcea, Anthyllis, Agastache, Alyssum, Angelica, Asclepias, Aster novi-belgii, Centaurea, Centranthus, Chrysanthemum, Dipsacus, Echinacea, Eryngium, Eupatorium, Hemerocallis, Hyssopus, Lavandula, Lavatera, Lunaria, Mentha, Nepeta, Rudbeckia, Salvia, Scabiosa, Sedum, Rosmarinus, Thymus, Verbena bonariensis, Viola); le erbacee annuali (Ammi majus, Calendula, Cosmos, Tropaeolum, Zinnia, Daucus); arbusti (Abelia, Buddleia, Caryopteris, Lantana, Rosa, Lonicera nitida, Syringa, Spiraea) e le piante nutrici dei bruchi (Artemisia, Ruta, Foeniculum, Urtica dioica).