Indice dei contenuti
Nel corso degli anni, ognuno di noi ha imparato a fare i conti con la raccolta differenziata dei diversi rifiuti prodotti dentro casa. Dalla carta alla plastica, dal vetro all’umido, ogni tipologia di scarto ha il proprio contenitore tramite cui viene avviato l’iter per lo smaltimento e il riutilizzo.
Ma come funziona questo meccanismo quando si deve buttare del rame presente all’interno dell’abitazione? Andiamo a scoprire insieme dove gettare i residui di rame e come smaltirlo nella maniera più corretta possibile.
Dove di trova il rame in casa
Essendo uno dei metalli riciclabili al 100%, il rame viene completamente riutilizzato nel momento in cui gli oggetti che lo contengono (come i cellulari, i tablet e i computer, ma anche le pentole, le padelle e alcuni elettrodomestici) giungono al termine della propria vita.
Non essendoci un contenitore specifico in cui accumularli e non potendo contare sull’apposito servizio di smaltimento come avviene per la carta, la plastica, il vetro e l’umido, i residui di rame presenti all’interno di un appartamento devono essere gestiti in maniera del tutto autonoma. Guai, dunque, a mischiarli con altri materiali, in quanto si andrebbe a compromettere la raccolta differenziata degli altri rifiuti coinvolti.
Dove buttarlo correttamente
Per procedere in maniera corretta nello smaltimento del rame occorre informarsi su quali siano le aziende territoriali che si occupano di questa mansione. Infatti, non tutti sanno che in ognuna delle 20 regioni italiane operano industrie private che riutilizzando gli oggetti e gli utensili realizzati in rame, riportandoli a nuova vita una volta divenuti elementi di scarto.
Di conseguenza, una volta reperito il numero di telefono, occorre fissare un appuntamento per il ritiro a domicilio del rame. Sarà quindi compito di un tecnico specializzato quello di presentarsi presso la propria abitazione e farsi carico dello smaltimento di questo metallo.