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A differenza di quanto accade con una casa o un terreno che possono essere delimitati da mura o cancelli, spesso il posto auto, anche se di proprietà, non presenta recinzioni o strutture che ne difendano l’uso esclusivo da parte del leggittimo proprietario, lasciando il parcheggio alla mercé di tutti.
Non di rado, infatti, anche chi dispone del posto auto in condominio è costretto a parcheggiare altrove e più lontano dalla propria abitazione, proprio a causa del fatto che, chi usufruisce del parcheggio, non ha indicazioni riguardo l’impossibilità di posizionare lì la propria autovettura.
Ma cosa dice la legge rispetto all’intenzione di delimitare il posto auto con dispositivi o installazioni?
Parcheggio privato su strada: si può delimitare?
A rispondere a questa domanda è il Codice Civile che, nel suo articolo 841, leggittima il proprietario della cosa di “chiudere in qualunque tempo il suo fondo”.
Ciò sta a significare che sì, il parcheggio privato condominiale si può delimitare, a patto, però, che l’opera venga fatta seguendo le regole stabilite dal Condominio, dal Comune e dal codice della strada e che non derivi da screzi o dispetti ma da una reale esigenza.
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Come delimitare un posto auto privato
Per delimitare il proprio posto auto privato, secondo il Codice, non v’è alcun limite se non quello che riguarda la sicurezza delle persone.
Se è vero, dunque, che il parcheggio può essere circoscritto tanto con barriere fisiche come sbarre, catene o paletti quanto con dissuasori di sosta di ultima generazione, fioriere o strisce dipinte a terra, è vero anche che tutte queste opzioni devono essere sicure e ben segnalate, per evitare di arrecare danni a persone o cose e doverne pagare le conseguenze economiche e penali.
Per ovviare a questo problema si potrebbero utilizzare paletti stradali creati appositamente con materiali morbidi o optare per l’affissione di un semplice cartello con su scritto “proprietà privata”.
In ogni caso, quale che sia la scelta, prima di apporre qualsiasi tipo di delimitatore è necessario chiedere l’autorizzazione al Comune, controllare il regolamento di Condominio e prendere atto dei patti condominiali.
* Questo contenuto ha scopo informativo e non ha valore prescrittivo. Per un’analisi strutturata su ciascun caso personale si raccomanda la consulenza di professionisti abilitati.