Indice dei contenuti
La ripartizione delle spese in un condominio con edifici autonomi è una materia più complessa che richiede un’attenta analisi delle specifiche caratteristiche del condominio e delle normative applicabili.
Ecco come vanno ripartite le spese in questi casi.
LEGGI ANCHE: Supercondominio, cos’è e qual è la differenza con un condominio “normale”?
Che cos’è un edificio autonomo
Un edificio autonomo è un fabbricato che presenta caratteristiche strutturali e funzionali tali da renderlo indipendente dagli altri edifici del condominio. In particolare, deve possedere:
- autonomia impiantistica: impianti autonomi per la fornitura di acqua, luce, gas e riscaldamento;
- autonomia strutturale: significa una struttura portante indipendente dagli altri edifici;
- autonomia funzionale: accessi e uscite indipendenti, nonché spazi comuni di proprietà esclusiva.
LEGGI ANCHE: Che spese ci sono in un condominio e come si dividono?
Come si dividono le spese in un condominio con edifici autunomi
La ripartizione delle spese in un condominio con edifici autonomi avviene secondo criteri differenti rispetto a quelli di un condominio ordinario. Le spese possono essere suddivise in:
Spese condominiali generali
Questo capitolo di importi riguarda l’amministrazione del condominio, la manutenzione delle parti comuni e la gestione dei servizi condominiali.
Vengono ripartite tra tutti i condomini in base ai millesimi di proprietà.
Spese per i servizi comuni
Sono i costi dei servizi utilizzati solo da alcuni edifici, come l’ascensore o il riscaldamento centralizzato. Vengono ripartiti solo tra i condomini che usufruiscono di tali servizi.
Spese di manutenzione straordinaria
Riguardano gli interventi di manutenzione straordinaria sulle parti comuni. Vengono ripartite in base ai millesimi di proprietà, ma possono essere applicate deroghe per gli edifici autonomi che non hanno tratto beneficio dall’intervento (ad esempio, il rifacimento della facciata in un condominio con due immobili autonomi indipendenti).
Spese particolari
In questo capitolo si inseriscono spese per la manutenzione di altre parti che possono essere di proprietà comune o di proprietà esclusiva di un edificio autonomo, ossia che gravano solo su tale edificio e non su tutti i condomini.
Ad esempio, le spese per la manutenzione del tetto o del giardino.
LEGGI ANCHE: Cosa si intende per condominio parziale? Definizione, esempi e ripartizione delle spese
Spese condominiali: cosa dice la legge
Gli articoli 1117 e 1123 del Codice civile e la legge numero 220 del 2012 (riforma del condominio) disciplinano la materia delle spese condominiali. La giurisprudenza, attingendo dalle normative, ha fornito alcuni importanti chiarimenti in materia di ripartizione delle spese in condomini con edifici autonomi.
In particolare, è stato stabilito che:
- le spese per la manutenzione delle parti comuni devono essere ripartite in base all’uso che ciascun condomino ne fa;
- gli edifici autonomi possono essere esentati da alcune spese condominiali se non ne traggono beneficio;
- il regolamento condominiale può derogare ai criteri legali di ripartizione delle spese in base alle caratteristiche del condominio.