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Sono numeri incoraggianti, quelli emersi dall’Osservatorio immobiliare nazionale Fiaip, realizzato in collaborazione con Enea: nel 2021 in Italia sono state concluse 750mila transazioni, ovvero il 34% in più rispetto al 2020 e il +24% nel confronto con il periodo pre-pandemia.
Anche i prezzi crescono, mentre i tempi di vendita in calo lasciano intuire i primi segnali di una diminuzione dell’offerta.
A livello locale, Milano e Bologna sono i centri urbani dove il mercato immobiliare risulta maggiormente dinamico.
Residenziale: città e borghi, ecco dove cresce la voglia di mattone
Inflazione, tassi dei mutui ancora bassi e scarsa redditività di altri tipi di investimento aumentano l’appeal del settore immobiliare.
Le grandi città registrano crescite sia nelle compravendite sia nelle locazioni, con Milano che si conferma il mercato più attrattivo agli occhi degli investitori (+8,8% di transazioni nel 2021 e +7,9% locazioni), seguita da Bologna (rispettivamente +6,8% e +3,8%), e Firenze (+3,2% e +2,8%).
Dall’analisi di Fiaip emerge anche un altro trend, cioè la voglia degli italiani di acquistare una prima o una seconda casa nei borghi, dove le richieste tra il 2020 e il 2021, complice lo smart working sempre più diffuso, sono salite del +30%.
Tuttavia, alcune carenze strutturali come l’assenza di connessione internet hanno fatto sì che solo una richiesta su quattro si concretizzasse in acquisto.
Non solo residenziale: in aumento anche le transazioni commerciali
In aumento anche le transizioni di negozi (+4,5%), uffici (+2,3%) e capannoni (+1,9%), ma con un andamento medio dei prezzi in calo rispettivamente del -3,2%, -4,5% e -5,6%.
L’impatto della situazione globale e in particolare delle chiusure forzate sulle attività produttive si è manifestato anche a livello di locazioni, che sono cresciute per numero (commerciale +6%, direzionale +5% e produttivo +2%), ma calate per quanto riguarda i canoni medi (commerciale -2,2%, direzionale -2,6% e produttivo -2,8%).
Il commento
il presidente nazionale Fiaip, Gian Battista Baccarini, valuta positivamente i numeri emersi dall’analisi e invita il Governo a rendere strutturali i bonus edilizi. Queste le sue parole:
Fiaip: cresce la voglia di mattone in Italia. Compravendite +34% “Questi dati ci confermano come il settore immobiliare abbia il più elevato coefficiente di attivazione della vita economica, sociale e occupazionale del sistema Paese e come la dinamicità del mercato immobiliare sia determinante per la crescita dell’economia Nazionale. Sempre più famiglie Italiane decidono di canalizzare i propri risparmi nell’immobiliare, pertanto, il legislatore ha il dovere di proteggere e incentivare questo investimento attraverso politiche governative attive orientate a ridurre la fiscalità immobiliare e agevolare la transizione digitale ed energetica del Paese”.