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In “ufficio” con la protezione solare e le infradito. Accade quando lo smart working si trasferisce da dentro a fuori: quando dall’home office – o dalla cucina, come succede per molti – ci si sposta ad esempio sul balcone.
Chi ha la fortuna di avere un affaccio esterno abitabile, con un po’ di ingegno e le dovute accortezze può infatti allestire la propria postazione da lavoro anche all’aperto.
Cosa serve per trasformare balcone o terrazza in un ufficio temporaneo?
Innanzitutto, la parola chiave è: ombra. Serve una buona copertura per schermare i raggi solari, utile tanto per il lavoro quanto per i pasti e momenti di relax. Come ad esempio la classica tenda da sole a bracci oppure un ombrellone di design come Bistrò di Paola Lenti, con parasole in tessuto disponibile in due versioni, piatto o a cupola, e schermo ombreggiante che può essere scelto fisso o inclinabile grazie a uno snodo in alluminio.
La comodità in primis
Poi, ovviamente, occorrerebbero anche una scrivania e una poltroncina. Elementi cruciali di qualsiasi ufficio, durante lo smart working estivo all’aperto possono essere sostituiti da un solido tavolo per esterni e da una sedia da pranzo.
Per chi cerca qualcosa che non necessiti di interventi di manutenzione nel tempo, un’idea potrebbe essere Dorian di Connubia: un tavolo allungabile con un basamento in alluminio trattato e verniciato per outdoor e piano in laminato HPL o in ceramica con tecnologia In-side, che mostra un mélange materico proprio delle pietre naturali e ha una particolare lavorazione che evita l’insorgenza di funghi e muffe.
Se invece l’esigenza principale è avere un tavolo dal minimo ingombro, c’è il modello Bistro di Fermob, che può essere agganciato alla ringhiera e piegato quando non utilizzato.
Lampade nomadi per lavorare sul balcone
Utile, infine, anche una lampada wireless da accendere all’occorrenza al calare del sole e poi tenere accesa anche durante la cena o spostare in un’altra zona del balcone o del terrazzo.
Oggi in commercio ce ne sono davvero tante e per ogni esigenza e budget. Giravolta di Pedrali è un esempio di quelle dal design contemporaneo: dotata di presa micro USB per la ricarica e disponibile anche con calamita per restare fissa al piano, è composta da due dischi in materiale plastico – la base e il diffusore a led che ruota a 360° e orienta la luce – e da un arco in estruso di alluminio che li avvolge diventando una comoda impugnatura.
All’insegna della versatilità, Cubo di Slide: un arredo multifunzionale che può essere una lampada da terra, un tavolino o uno sgabello.
Per arredare anche le pareti
La chicca in più? Un sistema versatile e componibile come Urbn Balcony di Unopiù, su cui poggiare tutto il necessario.
Ideato dallo studio Meneghello e Paolelli Associati, è realizzato in legno di iroko e alluminio e ha tutti quegli elementi che sono indispensabili per arredare l’ambiente all’aria aperta: da due modelli di scale fissabili a parete o a soffitto che si trasformano in pratiche strutture per ospitare mensole a un comodo armadio e uno stendino.