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Il progetto
Dove un tempo c’era la tristemente famosa “Vela H” di Scampia, una delle prime costruzioni ad essere demolite, nel 2003, oggi c’è la nuova università delle professioni sanitarie della Federico II.
L’opera, realizzata su progetto di Vittorio Gregotti da un accordo tra comune e ateneo del 2006, sarà inaugurata a settembre dopo 16 anni di rinvii.
Il rettore Matteo Lorito, è determinato ad aprire le porte agli studenti nella nuova sede da settembre, con l’inizio dell’anno accademico.
“Come Federico II siamo già pronti. Stiamo definendo nei dettagli il progetto con la Scuola di Medicina, abbiamo individuato la destinazione delle singole aree e dei singoli spazi. Aspettiamo la consegna dell’immobile e le autorizzazioni, poi nel giro di un mese contiamo di iniziare le lezioni”.
L’opera è imponente e rappresenta una difficile sfida: far leva su funzioni positive per combattere il degrado, quello economico, ma soprattutto quello sociale.
La comune di Napoli e l’Università Federico II hanno già dato il loro contributo a riguardo prima a Fuorigrotta, con la sede della facoltà di Ingegneria (oggi Scuola Politecnica e delle Scienze di base), e poi a San Giovanni a Teduccio dove ha sede sempre la facoltà di Ingegneria, ma anche le Academy.
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La struttura
La struttura è imponente e consterà di vari ambienti diversi:
- l’Auditorium Fabrizio de André: ristrutturato dopo una occupazione abusiva da parte di nomadi;
- il parco Ciro Esposito: in ricordo del giovane ucciso ai cancelli dello stadio;
- 2 istituti scolastici: uno omnicomprensivo e l’altro professionale,
- il grande cilindro di Gregotti: alto 7 piani, per un totale di 21mila metri quadrati costruiti;
- grande piazza interna con una copertura trasparente;
- al centro della piazza si era immaginato un secondo cilindro in vetro con al centro un grande albero, simbolo della cultura.
- 4 piani dedicati alla didattica: un’aula magna da 500 posti, 1 biblioteca su 2 piani, aule informatiche, aule di dimensioni diverse, spazi dedicati ai docenti. Dal terzo piano, invece, comincia la parte sanitaria: ambulatori, laboratori, 32 day hospital, studi medici, due sale operatorie;
- la zona dedicata all’amministrazione e alla direzione. Il centro di radiologia è ancora al rustico.
Mentre sono state assegnate le gare da 3,5 milioni per la fornitura degli arredi. Ed è in corso la gara da 8 milioni per le attrezzature elettromedicali.
La struttura è stata realizzata con un investimento pubblico di circa 55 milioni, in parte attinti dai fondi europei del Por Fesr Campania e in parte (20 milioni) dal Fondo di sviluppo e coesione 2007-2013, oltre ad altre tranche minori.
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L’inaugurazione
Zeudi Di Palma, Miss Italia 2021, inaugurerà la sede di Scampia dell’università Federico II di Napoli.
“Siamo molto contenti del riconoscimento che Zeudi ha ricevuto – dichiara il rettore Lorito – . Questo incontro ci offre anche l’occasione di dare ancora più forza alla nostra missione, quella del rilancio delle periferie, dell’essere accoglienti e portare sempre più ragazzi all’università. Perché con lo studio la vita cambia: cambiano i territori e cambiano le persone. Abbiamo per questo chiesto a Zeudi di essere la madrina dell’inaugurazione della sede di Scampia. Non potevamo scegliere madrina migliore”.
Per il futuro
Per far si che la nuova sede abbia una vita lunga e serena, saranno necessari ulteriori investimenti per nuove linee del trasporto locale tra la stazione della metropolitana e l’ateneo, servizi al momento carenti per consentire a chi ne ha necessità di trascorrere una intera giornata a Scampia (sembra che negli edifici vicini siano stati predisposti da tempo locali a livello dei strada per favorire il piccolo commercio) e residenze per chi volesse anche soggiornare più a lungo.
*Immagine di copertina – Credits to: napoli.repubblica.it